6 Marzo 2022

Cimitero di Poggioreale: aumenta la rabbia dei parenti a due mesi dal crollo

Cimitero di Poggioreale: due mesi dopo il crollo aumenta la rabbia dei parenti dei defunti. Annunciate proteste davanti la Prefettura

Cimitero di Poggioreale: aumenta la rabbia dei parenti dei defunti.

Sono trascorsi due mesi dal crollo nel cimitero di Poggioreale e di progressi ce ne sono stati pochi. I corpi dei defunti continuano, per la maggioranza, ad essere esposti alle intemperie e alle piogge.

Dalle rilevazioni condotte all’interno della zona coinvolta nel cedimento delle Cappelle di Bianchi dei Dottori e di San Gioacchino, è emerso che si sono verificati smottamenti di almeno un millimetro al giorno.

Dallo scorso gennaio l’area è posta sotto sequestro. L’ingresso è vietato per tutti i non autorizzati. La rabbia dei parenti dei defunti continua ad aumentare, impossibilitati nel recarsi nel luogo di sepoltura dei propri cari e con gli stessi ancora non recuperati. Non solo, anche lo sdegno di tutti gli affetti dei defunti che riposano nelle altre zone del cimitero accresce a causa dell’impraticabilità della zona chiusa ormai da due mesi.

Avanza, dunque, l’idea di organizzare manifestazioni di protesta sotto la Procura o nei pressi della metropolitana. Tra le richieste, il recupero dei corpi in superficie.

L’Assessore comunale ai cimiteri, Vincenzo Santagada, in merito al cimitero di Poggioreale, afferma che anche il Comune è parte lesa e che si sono concluse le indagini sul terreno effettuate dalla ditta incaricata dalla Metropolitana.

 

 

 

Fonte: La Repubblica

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