Cile: con il Sì al Referendum viene seppellita la Costituzione di Pinochet
Con il 78% dei voti a favore al Referendum, il Cile dice addio alla Costituzione imposta dalla dittatura militare di Augusto Pinochet
Nella giornata di ieri il Cile ha voltato definitivamente pagina dalla dittatura militare di Augusto Pinochet, mettendo fine con un referendum, alla Costituzione promulgata dal dittatore. Con il “Sì” al 78% spira l’ultima parte di eredità lasciata da Pinochet, dopo la sua morte avvenuta nel 2006.
Il referendum del 25 ottobre mette fine a quella transizione che era iniziata 32 anni fa con un altro referendum. A trionfare in quel caso era stato il “No”, che aveva decretato la fine del potere di Pinochet.
In questi anni si sono poi susseguiti cinque governi di centro-sinistra e due di centro-destra che hanno governato con la Costituzione del 1980, rappresentante della costituzionalizzazione della libertà economica, del diritto di proprietà e della neutralità degli organi statali con competenza in materia economica.
L’evento scatenante di questo cambiamento si fa risalire al 18 ottobre dell’anno scorso, quando studenti e studentesse decisero di saltare i tornelli della metropolitana per protestare contro l’aumento del prezzo dei biglietti. Per mesi migliaia di cittadini cileni si sono riversati nelle strade del Paese, chiedendo una riforma delle sue stessa fondamenta: la Costituzione.
Per lo step successivo si dovrà attendere l’11 aprile, quando gli elettori dovranno scegliere i 155 membri della Convención Constituyente, incaricata di formare appunto la nuova Costituzione, immaginando probabilmente strade diverse da quella neoliberale.
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Fonte: dinamopress
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