30 Dicembre 2016

Chiusura Centro Trapianti al Monaldi, il M5S deposita un’interrogazione

Monaldi

Monaldi Assunzione disabili

In seguito alla chiusura del Centro Trapianti dell’Ospedale Monaldi, il M5S annuncia il deposito di un’interrogazione parlamentare.

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La chiusura del centro trapianti pediatrico dell’ospedale Monaldi è l’ennesima dimostrazione delle condizioni drammatiche in cui versa la sanità campana e del serio rischio per la salute dei cittadini, in questo caso addirittura dei bambini“.

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Valeria Ciarambino

Lo ha detto oggi la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, componente della Commissione Sanità e presidente della Commissione Trasparenza.

“Sulla vicenda depositeremo un’interrogazione e porterò la questione in Commissione Trasparenza, viste le numerose criticità e l’assoluta carenza proprio sotto il versante della trasparenza”, preannuncia inoltre la Ciarambino.

Ad evidenziare l’inadeguatezza del presidio, in termini organizzativi e di carenza di mezzi e personale, è dovuta arrivare un’ispezione del Ministero – si sottolinea – mi chiedo: nessuno si era accorto della gravità delle condizioni e della mancanza di sicurezza per la salute dei bambini che oggi inducono a chiudere il centro trapianti?”.

E ancora: “Mi sembrano alquanto tardive le parole dell’attuale direttore generale del Monaldi, che solo oggi annuncia l’intenzione di voler rivoltare come un calzino l’organizzazione dell’assistenza cardiochirurgica pediatrica, dimenticando di esserne stato il direttore sanitario negli anni passati”.

Da un confronto avuto con le famiglie dei piccoli trapiantati e con Federconsumatori, autore della denuncia che ha fatto scattare l’ispezione, è emerso che è almeno dal 2014 il centro regionale trapianti non erogava più servizi adeguati – fa notare ancora la consigliera – un fatto gravissimo e in coincidenza del quale si è avuto un drammatico incremento dei decessi, motivo che ha spinto molte famiglie a rivolgersi a centri fuori regione”.

Un punto su cui va fatta al più presto chiarezza conclude la Ciarambino – è l’impossibilità per i piccoli trapiantati, e anche per gli adulti, ad accedere direttamente al centro in caso di problemi dopo il trapianto, dovendo passare per il pronto soccorso, col rischio di perdere tempo prezioso e vitale“.

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