Chinatown del sesso, a Napoli scoppia una nuova polemica
Chinatown del sesso, a Napoli scoppia una nuova polemica per la presenza di prostitute cinesi in una strada dominata dal degrado
Chinatown del sesso è il nome dato alla strada Arnaldo Lucci, per via di diverse prostitute cinesi che hanno invaso il corso.
Al degrado urbano della zona si somma la presenza di meretrici che “imbarazzano” i residenti per la loro presenza giornaliera.
Infatti, le squillo lavorano anche di mattino oppure nei pressi di luoghi insoliti, come il supermarket o la Chiesa di Sant’Anna alle Paludi.
Il parroco della chiesa, don Armando Sannino, ha dichiarato sul Mattino, che la loro presenza può mettere a disagio i fedeli che la domenica si recano per la messa, le istituzioni dovrebbero agire.
Anche il presidente della Gioventù Cattolica, Gianfranco Wurzburger, ha espresso la propria preoccupazione visto il recente scoppio dell’epidemia di Coronavirus in Cina.
Wurzburgher si preoccupa per il fatto che tali donne potrebbero aver contratto il virus quando sono tornate al loro paese di origine.
La speranza è che adesso le istituzioni si decidano a prendere parte all’iniziativa di riqualifica e di decoro urbano dell’area.
Invece il comitato Lenzuola Bianche di Armando Simeone si è interessato della vicenda, infatti Simeone ha affermato sul Mattino che i carabinieri e l’ASL 1 dovrebbero prendere provvedimenti, in un luogo dominato da omertà e criminalità organizzata che gestisce l’attività delle squillo.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento