Ceinge: il centro di ricerca napoletano che potrebbe produrre il vaccino
Il centro di ricerca napoletano Ceinge-Biotecnologie avanzate potrebbe rientrare nell’elenco dei siti produttivi del vaccino italiano
Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha presentato un elenco di possibili siti atti alla produzione del vaccino in Italia a Giancarlo Giorgetti, il ministro dello Sviluppo economico. Tra questi rientra anche il centro di ricerca napoletano Ceinge-Biotecnologie avanzate, una società consortile senza scopro di lucro, a capitale pubblico e fondata nel 1983 dal professore Franco Salvatore.
Mariano Giustino, l’amministratore delegato della struttura ha parlato al Corriere del Mezzogiorno a proposito di cosa sarebbe in grado di fare il centro in merito alla questione vaccino.
“Noi potenzialmente siamo in grado di diventare un sito produttivo vaccinale, perché qui vi sarebbe una struttura dove allocare un’unità di produzione del vaccino anti Covid. Esiste, infatti, un laboratorio al nostro interno, il Gmp, allestito proprio allo scopo di produrre farmaci. Anche se in questo momento non ci sono i macchinari indispensabili per fare i vaccini in loco”, afferma.
Il Ceinge opera da più di vent’anni con ReiThera, la società di produzione vaccinale in Italia. Recentemente, come fa sapere Giustino, il centro di ricerca ha rinnovato l’accordo di collaborazione con al società: “le due realtà, leader nel campo dell’ingegneria genetica e della medicina molecolare, lavorano insieme su alcune ricerche, in particolare quelle mirate allo sviluppo di farmaci innovativi, a partire dai vaccini basati su adenovirus di primati e gli anticorpi umani contro le malattie infettive e il cancro“.
Secondo Mariano il Ceinge non avrebbe problemi a produrre anche i vaccini per la l’Italia. Il tutto previa autorizzazione dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco).
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