14 Novembre 2025

Cava de’ Tirreni, sequestrati più di 200mila euro per frode

Sottratti fondi dal comune nel salernitano. Coinvolti funzionario e società private

Fonte: Guardia di Finanza

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CAVA DE’ TIRRENI FRODE – La Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ha coordinato un’operazione che ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di € 212.000,00 nei confronti dell’amministratore di fatto di una società con sede a Roma. L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza (Gruppo di Salerno e Compagnia di Cava de’ Tirreni) , mira a contrastare reati contro la Pubblica Amministrazione.

Frode a Cava de’ Tirreni: dettagli dell’indagine

L’operazione, eseguita la mattina del 12 novembre 2025 , riguarda l’ipotesi di reati di peculato, falso ideologico e autoriciclaggio. I reati venivano commessi in modo continuato tra il 2022 e il 2024. Perpetrati gli illeciti a danno del Comune di Cava de’ Tirreni.

Secondo la ricostruzione investigativa:

  • Accertata la distrazione di fondi pubblici.
  • Un pubblico ufficiale in servizio presso l’Ente comunale avrebbe agito in concorso con gli amministratori di fatto e di diritto delle società coinvolte.
  • Il meccanismo della frode consisteva nella formazione e nell’emissione di mandati di pagamento falsi. Le ingenti somme poi venivano accreditate sui conti correnti di soggetti economici riconducibili agli indagati.

Misure cautelari eseguite

Su disposizione della Procura, eseguiti il 12 novembre diversi provvedimenti nei comuni di Roma, Potenza e Napoli:

  • Decreto di Sequestro Preventivo d’Urgenza: Eseguito per un valore di € 212.000,00 nei confronti dell’amministratore di fatto della società romana, con l’obiettivo di confisca per equivalente. Il provvedimento d’urgenza si è reso necessario per neutralizzare il rischio di dispersione dei beni.
  • Decreto di Perquisizione Personale, Locale e Sequestro: Eseguito nei confronti del medesimo amministratore per acquisire ulteriori elementi probatori.
  • Perquisizioni e Sequestri Societari: emessi decreti di perquisizione e sequestro anche nei confronti di altre due società aventi sede legale a Napoli e Potenza.

L’obiettivo finale del sequestro d’urgenza è garantire la confisca obbligatoria dei beni all’esito dell’eventuale giudizio dibattimentale.

Fonte: Comunicato Stampa Guardia di Finanza

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