6 Maggio 2025

Caso Taverna Santa Chiara: cresce la solidarietà per Nives Monda

Fonte: Flickr.com

Caso Taverna Santa Chiara

Caso Taverna Santa Chiara: La vicenda che ha visto protagonista Nives Monda, proprietaria del locale nel centro storico di Napoli, continua a far discutere.

Dopo che la turista israeliana Gili Moses ha denunciato presunti insulti a sfondo discriminatorio, sostenendo di essere stata cacciata dal locale per motivi politici, la città si è divisa. La solidarietà nei confronti della ristoratrice napoletana è cresciuta giorno dopo giorno.

Un presunto copione già visto: il caso di Bari

Caso Taverna Santa Chiara: In molti, sui social e non solo, hanno sollevato dubbi sull’autenticità della denuncia, dubbi che emergono anche visionando attentamente il video.

La versione dei fatti fornita da Gili Moses appare sempre meno solida.

In primo luogo, molti testimoni presenti quella sera nella Taverna a Santa Chiara sostengono che sia stata lei a iniziare la discussione, offendendo la ristoratrice e facendo affermazioni provocatorie. Un dettaglio importante è che i turisti avrebbero lasciato il locale senza pagare il conto, circostanza confermata anche da fonti vicine alla ristoratrice.

Inoltre, a sollevare seri sospetti è il fatto che non sarebbe la prima volta che Gili Moses adotta questo tipo di comportamento. L’associazione pacifista Donne in Nero Bari ha segnalato un episodio simile avvenuto durante una loro manifestazione il 26 aprile. La stessa donna si sarebbe avrebbe iniziato a provocare le attiviste con insulti e accuse pesanti come “terroriste” e “amiche di Hamas”. Nel frattempo, il marito la riprendeva con il cellulare.

Lo schema, secondo le attiviste, è sempre lo stesso: provocazione mirata, creazione di un momento di tensione e ripresa video pronta a mostrare solo una parte della verità, quella che la ritrae come vittima. La mancanza di filmati completi, la presenza di testimoni contrari alla sua versione e il suo coinvolgimento politico (fa parte del partito israeliano HaDemocratim, attualmente all’opposizione) rafforzano l’idea che si tratti di una messinscena consapevole e strumentale.

Caso Taverna Santa Chiara: presidio oggi davanti al Comune per esprimere solidarietà a Nives

Oggi, 6 maggio alle ore 18, davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Municipio di Napoli, si terrà un presidio a sostegno della ristoratrice. A organizzarlo è Rete Napoli per la Palestina.

L’organizzazione critica duramente l’amministrazione comunale per la posizione presa a favore della turista, senza prima verificare i fatti. “Nives non è stata nemmeno ascoltata”, sottolineano in una nota, accusando l’assessora al Turismo Teresa Armato e il sindaco Gaetano Manfredi di superficialità e opportunismo.

Sui social è boom di sostegno per la ristoratrice

Nel frattempo, in rete e in città si moltiplicano i messaggi di solidarietà per Nives Monda. Adesivi con la scritta “Zionists not welcome” sono apparsi vicino al ristorante e numerosi clienti e attivisti hanno testimoniato la correttezza e l’impegno civile della titolare. Anche la ex presidente della Camera, Laura Boldrini, ha fatto visita alla Taverna Santa Chiara per portare il suo supporto.

Caso Taverna Santa Chiara: L’episodio ha riacceso il dibattito su come si distinguano l’antisionismo dalle vere forme di antisemitismo, ma anche su come venga usata la comunicazione per influenzare la percezione pubblica. Il sospetto è che Gili Moses stia seguendo uno schema già collaudato, che strumentalizza situazioni tese per fini politici o mediatici.

Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.

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