Caso Suarez, ecco le domande dell’esame farsa
Suarez: il Corriere della Sera svela le domande dell’esame “farsa” svolto il 17 settembre, all’Università degli Studi di Perugia
L’esame di italiano del calciatore uruguaiano Luis Suarez, svolto il 17 settembre, presso l’Università per Stranieri di Perugia – con lo scopo di ottenere la cittadinanza e il passaporto comunitario per il tesseramento – ha dei retroscena.
Un esame durato circa 12 minuti che sin da subito è stato definito esame-farsa dai magistrati.
Ed ecco che emergono ulteriori dettagli sul B1 di italiano, a rivelarli è il Corriere della Sera. Nello specifico si tratta del pdf contente le domande dell’esame di Suarez.
Inizia così l’esame: “Come ti chiami?”. Quesito banale, seguito dalla visione di una foto di un cocomero e di un supermercato, ove l’attaccante del Barcellona li ha individuati correttamente.
Seconda domanda: “Una città italiana? La risposta: “Torino“. A destare curiosità è proprio questa, infatti, non a caso, al termine dell’esame, l’esaminatore Lorenzo Rocca ha dichiarato: “Si immagina già nel capoluogo piemontese”.
Per concludere, ecco la domanda sulla sua famiglia e sulla sua professione. Suarez risponde: “Faccio il calciatore e sono da 6 anni a Barcellona”.
Luigi Chiappero, legale della Juve, insieme alla collega Maria Turco – che ha seguito la pratica con il direttore dell’Università Oliveri (adesso indagato) – sono arrivati in procura a Perugia per incontrare i pm che indagano sull’esame.
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