Caso Osimhen: non è ancora finita! La notizia arriva da Roma
Caso Osimhen: continua la saga plusvalenze. Aurelio De Laurentiis iscritto nel registro degli indagati per falso in bilancio
Sembra non avere fine il caso plusvalenze fittizie che ha coinvolto il Napoli per l’acquisto di Victor Osimhen dal Lille. Nonostante nei mesi passati pareva tramontata la possibilità di un proseguimento delle indagini per la vicenda del 2020, oggi è giunta una notizia bomba da Roma.
Infatti, il presidente Aurelio De Laurentiis è stato iscritto nel registro degli indagati dal Pubblico Ministero di Roma con l’accusa di falso in bilancio. Si tratta di un atto necessario dopo che i PM napoletani avevano inoltrato il fascicolo al tribunale capitolino.
Osimhen-Napoli: cosa è successo
Era il 2020 quando Victor Osimhen è approdato al Napoli, per arricchire la rosa a disposizione dell’allora mister Gattuso. Il presidente De Laurentiis volle il nigeriano a tutti i costi, dopo essersi fatto sfuggire Pepé l’anno precedente.
In quel momento, Victor non era ancora il bomber che tutto il mondo ora conosce e apprezza, ma era un appena 22enne che aveva fatto una buona stagione in Ligue1. ADL, però, ha sempre creduto nelle giovani promesse e per accaparrarsi il futuro bomber decise di non badare a spese.
La trattativa tra Napoli e Lille si concluse con una valutazione dell’attaccante nigeriano pari a circa 72 milioni di euro più bonus. Si tratta della cifra più alta mai spesa dal Napoli per un calciatore, sconosciuto per di più. La compravendita si articolò nel pagamento di 50 milioni di euro in contanti e la restante parte in contropartite.
I calciatori coinvolti nello scambio
Quello scambio, di cui si parla ancora oggi, coinvolse ben 4 giocatori azzurri, di cui 3 provenienti dalle giovanili. Si trattava di Karnezis, portiere ex Udinese, Palmieri, Liguori e Manzi per un totale di 22 milioni di euro per la valutazione. Gli ultimi tre calciatori venivano da esperienze tra la serie C e l’Eccellenza e qualche ritiro estivo in prima squadra.
La valutazione ritenuta eccessiva ha destato i sospetti della procura napoletana, soprattutto dopo lo scandalo plusvalenze che ha coinvolto la Juventus. Proprio per questo, la Guardia di Finanza ha sequestrato le carte relative alla compravendita del bomber e avviato le indagini in merito.
Dal momento che la sede legale del Napoli si trova proprio a Roma, negli uffici della Filmauro, tutti i fascicoli sono stati trasferiti alla procura della Capitale. Il presidente, intanto è stato iscritto nella lista degli indagati e continueranno le indagini per fare chiarezza sull’intera operazione.
L’accusa è quella di falso in bilancio. Vedremo se il Napoli rischierà delle sanzioni esclusivamente amministrative o ci saranno risvolti sportivi per il suo presidente e il club. Seguiranno aggiornamenti.
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