Caserta, la GdF blocca superbonus illeciti per Oltre 17 Milioni
Sequestrati in seguito ad un controllo crediti illeciti ad un imprenditore locale
Fonte: Guardia di Finanza

CASERTA SUPERBONUS ILLECITI – Un’operazione congiunta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta ha portato al sequestro preventivo di crediti d’imposta illecitamente generati per un valore di oltre 17,5 milioni di euro. L’indagine si concentra su un imprenditore locale e su una vasta rete di soggetti che hanno sfruttato in modo fraudolento le agevolazioni fiscali del“Sismabonus” e del “Superbonus 110%”.
Caserta bloccati superbonus illeciti: i dettagli
L’imprenditore è accusato di aver generato crediti d’imposta inesistenti per un importo di 17.545.183 euro. Oltre a ciò, la Procura ha disposto un secondo sequestro d’urgenza finalizzato alla confisca obbligatoria di circa 1,5 milioni di euro. Si tratta di un profitto illecito ottenuto dall’imprenditore attraverso la cessione a terzi di buona fede dei crediti falsi.
Le indagini hanno svelato l’esistenza di una rete complessa, composta da imprenditori edili, professionisti e prestanome. Quest’ultimo faceva capo all’indagato e che simulava la sussistenza dei requisiti necessari per accedere agli incentivi fiscali. Confermato il sequestro dei crediti anche dalla Corte di Cassazione, garantendo la validità del provvedimento.
Le Accuse e l’Innovativa Tesi d’Accusa della Procura
Il procedimento penale ha sollevato ipotesi di reato particolarmente gravi a carico dell’indagato. In relazione alla cessione dei crediti, la Procura ha ipotizzato il reato di cui agli articoli 48 c.p. e 10 quater del D.lgs 74/2000, per aver indotto in errore i terzi che hanno acquistato i crediti.
Inoltre, all’imprenditore viene contestato il reato di autoriciclaggio (art. 648 ter 1 c.p.) per aver trasferito i proventi illeciti, derivanti dalla truffa, in attività economiche di terzi. La tesi investigativa, ha permesso di disporre il sequestro per equivalente sui beni personali dell’indagato per un valore pari ai profitti ottenuti.
Le indagini, ancora nella fase preliminare e condotte senza il contraddittorio, si inseriscono in un’ampia attività di controllo economico del territorio volta a prevenire e reprimere ogni forma di illegalità.
Fonte: Comunicato Stampa
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