Casalnuovo, Michele Placido per ‘Una città che scrive’

Michele Placido ospite d’onore della seconda edizione del Premio Letterario ‘Una città che scrive’. Si apre la sezione speciale per la dislessia

NAPOLI, 14 DICEMBRE – Casalnuovo, come abbiamo spesso raccontato, è patria di spettacolo e cultura. Ormai, già da due anni, è nato il percorso letterario di ‘Una città che scrive‘ ideato da Giovanni Nappi.

Quest’anno, dopo aver assistito alla scalata verso il successo dell’antologia omonima e poi anche alle sue sfaccettate evoluzioni sulla musica e sulla pittura, il Premio Letterario è arrivato alla seconda edizione.

Nella giornata di ieri, presso una delle location caratteristiche del casalnuovese, ovvero Palazzo Lancellotti, a Licignano, rimesso a nuovo e ritornato allo splendore principesco di un tempo.

Apre la serata la casalnuovese doc Melania Corcione che con la sua fantastica voce inebria il pubblico presente nell’accogliente sala con una serie di canzoni di musica napoletana, accompagnata al piano da Francesca Capparelli, altra musicista di Casalnuovo.

Si continua con la presentazione all’antologia e al Premio Letterario del fondatore Nappi, il quale da il benvenuto alla folla e ringraziando il nuovo Presidente del Consiglio comunale che ha preso il suo posto nella corrente amministrazione.

Poco dopo si entra nel vivo della serata e si presenta sul palco il primo ospite della serata: Antonello Cossìa. L’attore legge diverse poesie ed alcuni estratti di racconti di ragazzi di Casalnuovo.

Il premio letterario arriva alla seconda edizione e, secondo quanto raccontato da Nappi, aiutato alla conduzione dell’evento da Mario Pelliccia, ha ricevuto il patrocinio dell’Associazione italiana dislessici e della Fondazione italiana dislessici. Con questa introduzione, Nappi, apre al pubblico la sezione speciale Dislessia dell’antologia ‘Una città che scrive’.

A tal proposito, interviene la signora Coletti, madre di Michelangelo, un ragazzo dislessico che ha partecipato e vinto la prima edizione del Premio Letterario, ormai di caratura nazionale. La signora racconta la sua storia e quella del figlio e soprattutto da un contributo importante riguardo “la consapevolezza e la responsabilità dell’essere mamma di un ragazzo affetto da dislessia”

“Il premio è nato per dare spazio ai vissuti di questi ragazzi e alle loro famiglie”

Seguirà una breve intervista all’esperta in dislessia Sara Bochicchio, che spiega al pubblico cos’è la dislessia e quali difficoltà può comportare nella vita di tutti i giorni. Le due parlano di problemi nella lettura, nella scrittura e nel calcolo; spesso i bambini affetti da dislessia, soffrono il disagio di non essere come gli altri e non riescono ad avere una lettura fluida o veloce, oppure una scrittura graficamente corretta o ancora hanno difficoltà in calcoli anche molto semplici o nell’imparare le tabelline.

            

 

 

 

“Nonostante tutto queste persone hanno punti forza. La creatività, il pensiero innovativo, le intuizioni e le attività visUospaziali li distinguono. Sono persone che riescono a vedere il mondo in modo diverso ed ad interagire con esso in modo diverso.”

Successivamente Nappi presenta agli invitati la Compagnia Teatrale casalnuovese ‘Il Faro’, che compie 40 anni di carriera. Grazie ad un simpatico ma travolgente siparietto teatrale si da il via all’evento clou della serata, l’arrivo di Michele Placido, che si era solo intravisto trai i membri dell’organizzazione.

“Bisogna investire in cultura perché la cultura è vita”

Michele Placido prende la parola e inizia a leggere diverse poesie, sia di autori di Casalnuovo sia dei bambini affetti da dislessia. La sua bravura contagia tutti e suscita emozioni ad ogni verso letto; gli applausi scrosciano spontanei alla fine di ogni lettura.

L’interpretazione è degna di uno dei migliori attori di cinema e di teatro del panorama artistico italiano e la gente in sala apprezza con vigorosi consensi.