7 Febbraio 2025

Carlo Cracco: la sua evoluzione in tv, oggi ammette i suoi errori

Rivela la sua esperienza come giudice in programmi come MasterChef, Dinner Club e Hell's Kitchen. La sua severità ha contribuito al successo...

Credit Photo: wikipedia

Carlo Cracco

Carlo Cracco è un nome che ormai è sinonimo di cucina in televisione. Da MasterChef a Hell’s Kitchen e Dinner Club, il celebre chef ha interpretato ruoli di giudice severo. Inoltre, spesso discusso per le sue critiche taglienti.

Ma dietro a questa immagine, c’è molto di più!

Carlo Cracco: il cammino televisivo, tra cattiveria e intrattenimento

In un’intervista recente, Cracco ha confessato di aver esagerato nel suo atteggiamento nei confronti dei concorrenti, ammettendo che, in alcuni casi, la sua cattiveria era una recita voluta.

Nel 2011, quando partecipò al provino per MasterChef ItaliaCracco non pensava certo di essere scelto per la sua dolcezza. Racconta di come abbia deciso di adottare un atteggiamento “maleducato“, facendo un po’ il “cattivo” per convincere i produttori. Eppure, questo approccio si è rivelato vincente.

Come ha conquistato il pubblico?

L’esperienza in MasterChef, pur avendo portato Cracco a un successo senza precedenti, non è stata esente da critiche. Recentemente, il cuoco, ha rivelato di essersi divertito a recitare la parte del giudice implacabile. Ma come ha gestito la sua immagine pubblica in questo periodo?

Nel corso degli anni, Cracco ha evoluto il suo approccio. Dopo l’addio a MasterChef nel 2017, si è dedicato ad altri programmi come Hell’s Kitchen, che ha trovato più soddisfacente, anche se non privo di teatralità.

In questi programmi, ha sottolineato che la cattiveria era parte del gioco, ma ha voluto specificare che nella cucina reale, la severità non ha lo stesso ruolo. La cucina vera, secondo Cracco, è fatta di passione e precisione, ma senza il dramma e l’eccessiva durezza che a volte vengono mostrate in tv.

Cucina e intrattenimento: il ruolo di Carlo Cracco in Dinner Club

Ora, in Dinner ClubCracco ha un ruolo diverso, più legato all’intrattenimento che alla cucina pura. Questo programma, purtroppo, non ha ricevuto le recensioni entusiaste che ci si aspettava. Ma forse è proprio in questa trasformazione che si può leggere la nuova filosofia di Cracco: uno chef che, pur mantenendo la sua passione per la cucina, è pronto a reinventarsi e a lasciarsi alle spalle il suo passato da “giudice cattivo”.

In sintesi, Carlo Cracco continua a sorprendere, ma sembra che la sua vera passione rimanga sempre quella per la cucina genuina, lontano dalle telecamere e dalle espressioni teatrali.

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