4 Agosto 2023

Carcere di Poggioreale, parlano dalla strada con un megafono con i detenuti

Poggioreale, parlano dalla strada con un megafono ai detenuti: scoperti aggrediscono i poliziotti

Credit immagine: Canva

carcere suicidio

Conversano con i detenuti senza aspettare l’ora del colloquio ma utilizzando un megafono in strada. Una volta scoperti, aggrediscono i poliziotti penitenziari.

A riferire l’episodio, avvenuto nella serata di ieri nei pressi del carcere di Poggioreale, è il sindacato della polizia penitenziaria Sappe.

Stando a quanto riferisce in una nota Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, gli agenti hanno fermato due persone, un uomo e una donna. I due stavano parlando con alcuni detenuti in cella, dal lato dei Reparti Roma e Firenze, e successivamente sono stati processati per direttissima.

Carcere di Poggioreale, le parole di Tiziana Guacci

«Gli agenti della pattuglia li hanno quindi invitati ad allontanarsi, – ha spiegato Tiziana Guacci – considerato che ovviamente non è possibile effettuare colloquio in quel modo ma che ci sono idonei locali all’interno del carcere. Al secondo giro della pattuglia, però, i colleghi constatavano che l’uomo e la donna erano sempre lì e, alla richiesta di esibire i documenti, per tutta risposta prima si sono rifiutati di mostrarli, poi hanno minacciato i poliziotti penitenziari ed infine li hanno aggrediti con una inaudita violenza, tanto che uno dei due colleghi ha poi avuto un referto di trenta giorni di prognosi: cinque, invece, all’altro collega».

Il commento del segretario generale del Sappe, Donato Capece

«Con questo ulteriore grave evento critico sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti in fatti gravi». Capece ha espresso «massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi del Reparto di Poggioreale» e ha poi rivolto un appello al capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo.

Fonte: Il Mattino

POTREBBE ANCHE INTERESSARTI: Grumo Nevano, incendio in una scuola materna: vandali in fuga

Leggi anche: Autopsia Andrea Purgatori: ci sono delle novità