Caos alla Federico II: tasse pazze per i “non meritevoli”
Tasse pazze per gli studenti della Federico II di Napoli che devono fare i conti con un innalzamento sproporzionato
Napoli – All’Università Federico II è stato approvato il nuovo regolamento riguardo la tassazione studentesca. A segnalarcelo sono gli studenti di “Scienze Biologiche”, i quali hanno subito evidenziato la situazione “sgradevole” per chi ha il diritto di studiare nonostante non usufruisca dei benefici che hanno coloro che sono in regola con gli esami e che hanno un reddito ISEE non superiore alla soglia prevista.
Molti studenti, proprio in questi giorni, hanno riscontrato un aumento anomalo per quanto riguarda la seconda rata, con una cifra che si allontana molto da quella fornita all’inizio dell’anno, con addirittura il 300% di differenza. Questo aumento riguarda soprattutto coloro che nei 10 mesi precedenti la presentazione dell’ISEE non hanno conseguito almeno 20/25 CFU. Hanno creato, così, vari gruppi su Facebook in cui gli studenti interessati si stanno muovendo per aprire una petizione e per ribellarsi a questa situazione alquanto ingiusta. Tra i gruppi vi troviamo: “Petizione aumento tasse Federico II”, in cui si discute di quanto sta accadendo.
Questo aumento sembra essere nato a causa di risorse ministeriali non sufficienti, proveniente dalle perdite che si sono conseguite per la “No Tax Area”, perdite che la Federico II ha subìto per circa 12 milioni di euro scaricando tutto il costo della manovra su quelle categorie di studenti non “tutelate” dalla Legge di Stabilità. Ma allora perché far ricadere questo “disagio” proprio agli studenti facendo pagare loro queste conseguenze?
Parte la mobilitazione degli studenti
Il numero degli studenti danneggiati da questa tassazione è molteplice. Loro stesso hanno dichiarato che questa nuova regolamentazione doveva riguardare solo i nuovi immatricolati e non quelli che già sono iscritti, in modo da dare la possibilità, a chi decideva di seguire questo percorso di studi, di proseguire o meno con l’iscrizione. A complicare la situazione è anche la piattaforma della Federico II, che nell’ultimo periodo non sta dando il massimo della propria efficienza. I vari rappresentanti, soprattutto di “Confederazione Studenti” , hanno provveduto subito a contattare il Rettore dell’Università di Napoli riguardo il problema riscontrato che tende ad aggravare di conseguenza anche la situazione tassativa.
Gli studenti di “Scienze Biologiche”, nel gruppo della Petizione citatovi prima, hanno proposto al rappresentante del loro corso di studi di contattare la coordinatrice dei plessi di “Mezzocannone 8” e di “Mezzocannone 16”, la professoressa Laforgia, scrivendo loro un’email che vi linkiamo qui di seguito: https://www.facebook.com/groups/2027794657435267?view=permalink&id=2027990024082397
La questione, ovviamente, riguarda anche gli altri corsi di studi che si stanno facendo sentire con altrettante mobilitazioni. L’ultimo provvedimento intrapreso è stato riportato proprio dalla pagina di “Confederazione degli Studenti Napoli”:
Coloro che fanno parte della Confederazione hanno poi chiesto agli organi di governo un aiuto a riguardo. Questi ci hanno comunicato che stanno già provvedendo ad effettuare le verifiche necessarie e che sono pronti, in caso di errori verificati, a sanare il tutto. Il criterio utile a comprendere in prima istanza se l’importo da versare è corretto è che la prima rata era il 60%, mentre la seconda rata è il 40% del totale, come ci comunica la pagina stessa di Facebook. Per quanto concerne invece le segnalazioni di disallineamento, queste potrebbero essere relative ad eventuali dichiarazioni ISEE risultate false in seguito a controlli oppure alla dichiarazione sul portale Segrepass di CFU conseguiti oltre il 10 agosto (termine ultimo per il conseguimento del merito).
Non ci resta altro, a questo punto, che aspettare un cambiamento a quello che è stato un vero e proprio “attentato” al diritto allo studio, sperando che magari sia stato tutto un errore. Tutti, meritevoli e non, devono avere la possibilità di poter allargare il proprio bagaglio culturale e di formarsi per il futuro, senza avere complicanze che possono intralciare in qualche modo la buona volontà degli studenti, causando anche qualche rinuncia agli studi (evento che vorremo assolutamente evitare).
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