Campobello di Mazara, violentata dal branco. Il padre: “Sono bravi ragazzi”
Campobello di Mazara, 18enne violentata dal branco. Il padre: “Mia figlia era ubriaca, sono bravi ragazzi”. La vicenda di orrore
La vicenda di orrore arriva da Campobello di Mazara, un comune del libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia. Stando a quanto raccolto finora, una ragazza di 18 anni è stata violentata da due ragazzi mentre altri tre assistevano alla scena di violenza, scattando foto con lo smartphone. La storia è stata riportata da La Repubblica: una violenza ma soprattutto una denuncia della vittima, grazie alla quale ieri sono stati arrestati i malintenzionati che, lo scorso 6 febbraio, hanno attirato la giovane in una vera e propria trappola con lo scopo di abuso.
“Mi hanno telefonato, invitandomi a una festa: “Ci sono anche altre persone”. Ma era una trappola”: inizia così il racconto drammatico della vittima.
Dalle informazioni raccolte sbuca che i ragazzi hanno un’età compresa tra i 20 e i 24 anni e che il papà della giovane ragazza ha descritto come “bravi ragazzi“. Alla luce di quanto accaduto a Campobello di Mazara, nel Trapanese, gli investigatori hanno asserito che il protagonista della violenza sia anche il padre della 18enne.
Difatti, poche ore dopo la denuncia della figlia, l’uomo avrebbe chiamato in caserma per difendere gli stupratori: “Mia figlia vi ha raccontato dei fatti non veri, era sotto l’effetto di sostanza alcoliche e quindi non era in grado di capire quanto accaduto”.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini e da quanto descritto dal giudice, gli stupratori non avrebbero agito da “bravi ragazzi”. Avrebbero infatti attirato la vittima in una trappola facendole credere che, quella sera, si sarebbe tenuta una festicciola tra amici.
La vicenda
I fatti narrano che quando la 18enne si è presentata nella casa – dove vi era una presunta festa – ha trovato solo un gruppo di ragazzi: “Mi hanno portata in una casa estiva di Tre Fontane dicendo che c’erano anche altre ragazze – il racconto della giovane vittima riportato da Fanpage – abbiamo ballato e bevuto in attesa che arrivassero, ma non si è presentato nessuno”.
Poco dopo la ragazza si è appartata al primo piano con uno dei ragazzi presenti nell’appartamento. Successivamente, arrivano altri due ragazzi del branco che si scagliano contro la 18enne violentandola. Gli altri tre del branco, invece, sono sull’uscio della porta, ridono e non intervengono: “Io chiedevo aiuto, cercavo di divincolarmi, mi temevano le braccia, ho sbattuto la testa contro il muro. Chiedevo aiuto, ma nessuno mi ha aiutata”.
Poi – da quanto emerso – l’hanno riaccompagnata a casa dove ad attenderla ci sono i genitori e il fratello, a cui la ragazza 18enne di Campobello di Mazara ha raccontato i fatti avvenuti poche ore prima. Il fratello l’ha accompagnata in caserma a sporgere denuncia perchè “i genitori erano troppo scossi”.
Di seguito, dai carabinieri sono andati anche i quattro accusati che – secondo quanto si legge – avrebbero provato a difendersi dando i nomi delle persone presenti alla finta festa. Il GIP ha definito le dichiarazioni dei ragazzi “prive di fondamento e ingannevoli”.
Potrebbero seguire aggiornamenti sulla vicenda di violenza avvenuta a Campobello di Mazara.
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