17 Aprile 2024

Campi Flegrei tv svizzera: “Napoli sarà sepolta come Pompei” |VIDEO

Secondo RSI, la tv svizzera di lingua italiana, bisogna temere i Campi Flegrei: Napoli sarà sepolta da metri di cenere. | VIDEO

FONTE: SCREEN DOCUMENTARIO RSI

CAMPI FLEGREI

Campi Flegrei. L’area vulcanica dei Campi Flegrei è stata al centro di un documentario trasmesso dalla televisione svizzera di lingua italiana, RSI, intitolato “Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa”.

Il documentario inizia con una suggestiva osservazione: “Un forte evento sismico nella zona potrebbe aver causato anche la scomparsa dell’uomo di Neanderthal“, proponendo così un quadro apocalittico dei Campi Flegrei e della città stessa di Napoli. Secondo questa visione, Napoli potrebbe subire un destino simile a quello di Pompei, travolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Il reportage evidenzia che in caso di eruzione, sia l’area flegrea che la città di Napoli verrebbero sommerse da una spessa coltre di cenere, con una profondità stimata di trenta metri, lasciando poche possibilità di sopravvivenza per gli abitanti, eccezion fatta forse per la collina di San Martino. Le ripercussioni di un evento del genere si estenderebbero in tutta Europa per decenni, creando uno scenario apocalittico.

Il documentario, della durata di 42 minuti e 24 secondi, presenta ricostruzioni animate che mostrano l’ipotetica devastazione: piazza del Plebiscito sommersa dalle nubi ardenti, la Chiesa di San Francesco da Paola avvolta dalle fiamme, e una Napoli sepolta sotto uno strato di cenere, con l’unica eccezione della collina di San Martino.

Di seguito, il link al documentario disponibile su Youtube >> VIDEO

Le dichiarazioni degli esperti

Oltre le animazioni, però, ciò che preoccupa sono le dichiarazioni degli esperti raccolte in questo documentario.

Patrick Allard, vulcanologo, prevede colonne eruttive che raggiungono la stratosfera e una pioggia di cenere che si estende fino a Napoli e oltre, causando vittime e gravi danni. Amy Donovan, geografa all’Università di Cambridge, descrive le conseguenze sulla città, sottolineando che l’aria sarebbe irrespirabile a causa della cenere e dei materiali vulcanici.

Diego Perugini, direttore del dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia, fornisce dati scientifici inquietanti. Sottolinea l’esistenza di due serbatoi di magma sotto i Campi Flegrei e il breve intervallo di tempo tra il loro mescolamento e l’eruzione effettiva, stimato in pochi minuti. Questo lascia poco tempo per evacuare la città, come evidenziato dalla voce fuori campo nel documentario.

Eruzione Campi Flegrei, la Protezione Civile

Tuttavia, questo scenario contrasta con le prospettive più moderate presentate dagli esperti della Protezione Civile, i quali hanno sempre discusso di eruzioni di entità media e di pericoli non particolarmente elevati, sebbene siano da tenere comunque sotto controllo.

In risposta alla recente attività sismica nella zona dei Campi Flegrei, sono state pianificate esercitazioni per la popolazione nelle prossime settimane, considerando l’aumento della bradisismica e delle scosse nella regione.

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha tranquillizzato la popolazione affermando che “È tutto sotto controllo”. Ha sottolineato che si tratta di fenomeni ciclici che, sebbene possano influenzare psicologicamente le persone, non minacciano né la sicurezza abitativa né quella delle infrastrutture. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate in occasione del quarantennale dall’istituzione del Ceinge, durante un evento a margine di tale celebrazione.

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