19 Ottobre 2025

Campi Flegrei: sciame sismico ancora in corso

Il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano, Lucia Pappalardo (INGV), conferma lo sciame sismico in corso e annuncia il potenziamento della rete di sorveglianza sottomarina.

Campi Flegrei

Campi Flegrei: segnalata fuoriuscita di fumo dall'asfalto

Campi Flegrei – L’attenzione sul fenomeno del bradisismo ai Campi Flegrei resta alta, come ribadito da Lucia Pappalardo, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV. La sismicità, sebbene con magnitudo prevalentemente bassa nelle ultime settimane, continua a essere sostenuta. L’area vulcanica è attualmente interessata da un persistente sciame sismico.

Campi Flegrei, sciame sismico e rischio edifici

La dottoressa Pappalardo ha confermato che l’area ha registrato finora circa 40 scosse, con l’evento più intenso, di magnitudo 2.2, localizzato nella notte appena trascorsa, poco al di fuori della zona Solfatara-Pisciarelli.

Il processo di sollevamento del suolo prosegue a una velocità media costante di circa 15 millimetri al mese.

La direttrice ha lanciato un appello alla popolazione, invitando a concentrare l’attenzione sul rischio strutturale: “Alla popolazione dico di far controllare i propri edifici viste le continue sollecitazioni dei terremoti,” ha spiegato Pappalardo, sottolineando che, al momento, il pericolo maggiore è rappresentato dagli effetti dei terremoti sulle strutture.

I Fenomeni geochimici e la propagazione sismica:

Parallelamente, i dati geochimici confermano l’attività sotterranea, con un flusso di CO2 in graduale aumento nella Solfatara, che supera le cinquemila tonnellate al giorno.

Riguardo alla percezione delle scosse, Pappalardo ha chiarito che il sottosuolo dei Campi Flegrei è geologicamente eterogeneo. Questo spiega perché la stessa energia sismica può essere avvertita in modo diverso:

  • La propagazione delle onde sismiche varia a seconda del punto di rottura.
  • Alcune zone possono amplificare l’ampiezza dell’onda sismica, rendendo il terremoto più forte in alcune aree rispetto ad altre.

La sismicità è stata localizzata anche in zone storicamente attive come il Montenuovo e via Artiaco a Pozzuoli.

Il futuro del monitoraggio:

Nonostante lo stato del vulcano si mantenga stabile rispetto ai mesi precedenti, l’impegno scientifico è massimo.

L’INGV ha già installato nuovi sensori sismici nella zona centrale della caldera e nell’area di Monte Olibano. Ma il prossimo passo cruciale per la sorveglianza dei Campi Flegrei sismicità sarà il potenziamento della rete di monitoraggio sommersa. “Abbiamo in programma nelle prossime settimane di migliorare e potenziare la rete di monitoraggio sottomarina, con un impegno economico e di risorse lavorative importante in quest’ottica,” ha concluso la direttrice.

(Fonte Il Mattino)

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