9 Ottobre 2015

Campi Flegrei, dopo le scosse, allarme trivelle

cratere campi flegrei

Dopo le le frequenti scosse verificatosi precedentemente nei Campi Flegrei, una nuova polemica sta per nascere, incrementando i problemi e preoccupazioni

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La polemica che sta interessando in questo momento la zona dei Campi Flegrei, si concentra sulla questione della necessità di trivellare questa terra, che può determinare o aiutare a far nascere una catastrofe.

Un tempo c’era la paura per la perforazione profonda che era prevista nel cuore di Bagnoli e che venne bloccata dalla Giunta Comunale di Napoli. Adesso c’è in nascita un nuovo progetto:

la realizzazione di un impianto geotermico nella zona ad est della Solfatara.
Il problema e che la costruzione di questo impianto, con quattro pozzi scavati in profondità per andare a catturare l’energia del vulcano, dovrebbe essere realizzato esattamente nel punto in cui ieri è stato registrato l’epicentro dei piccoli terremoti che hanno impaurito i luoghi di Pozzuoli, Bagnoli e Fuorigrotta. 

Il progetto è stato sottoposto al Ministero dell’Ambiente per una valutazione ed è aperto anche  alla consultazione di ogni singolo cittadino, che può anche intervenire con commenti e richieste di chiarimenti. Chiaramente l’ipotesi che possano verificarsi eventi pericolosi nella zona dei Campi Flegrei, viene minimizzata, ma ciò nonostante non placa le preoccupazioni da parte degli esperti e cittadini.

Da Bologna Giovanni Chiodini dell’Ingv, l’uomo che ha inventato il sistema di monitoraggio dei Campi Flegrei, accetta di parlare solo a patto che non venga fatto allarmismo sulle sue parole, Per cui Chiodini afferma:Sono proprio le strumentazioni che hanno imposto di elevare il livello di guardia sui campi Flegrei. C’è un processo di accelerazione della deformazione del suolo che è iniziato dieci anni fa e procede a velocità sempre maggiore. Ci sono, poi, le analisi dei gas provenienti dal sottosuolo che consentono di verificare come ci sia un innalzamento del magma. Ma non allarmatevi, perché è tutto sotto controllo, i Campi Flegrei sono monitorati 24 ore su 24. Ma io, alla luce di ciò che ho visto e studiato, non andrei a perforare questa zona”.

Più diretto però è stato  Giuseppe Mastrolorenzo, esperto vulcanologo da sempre contrario alle trivellazioni. Le sue considerazioni sono state presentate al Ministero dell’Ambiente e afferma: “Eseguire trivellazioni all’interno dei Campi Flegrei può generare sequenze sismiche con eventi di magnitudo non prevedibile, fenomeni di esplosione ed eruzione dei pozzi, modificazione del regime delle falde acquifere, generazione di campi fumarolici, propagazione di sistemi di frattura, processi di subsidenza (bradisismo ndr), diffusione di gas nocivi, alterazione del microclima”.http://www.ov.ingv.it/ov/campi-flegrei.html

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