Camorra: operazione antidroga tra Napoli e Caserta
Camorra, operazione antidroga tra Napoli e Caserta: sono 17 gli arresti totali. A guidare l’organizzazione il figlio di un boss del clan dei Casalesi
Le indagini dei carabinieri di Casal di Principe, coordinate dalla Dda di Napoli hanno portato ad un divieto di dimora e 17 arresti per camorra. I 18 incriminati facevano parte di un’organizzazione criminale con a capo il figlio di un detenuto al 41 bis, attiva tra Napoli e Caserta per lo spaccio di droga. Il traffico di stupefacenti, secondo gli inquirenti, serviva ad agevolare il clan dei Casalesi, in particolare la fazione Schiavone.
Le indagini, avviate nel 2015, hanno fatto emergere una “stabile organizzazione criminale”, dotata di “mezzi, risorse finanziarie e un’accurata suddivisione in ruoli” che operava in diverse zone della Campania. A capo dell’organizzazione, Francesco Caterino di 31 anni, figlio del boss Giuseppe detto “peppinotto”, boss della famiglia Schiavone, molto vicino al capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone.
Francesco Caterino era entrano nel business dello spaccio, nonostante il clan si occupasse principalmente di appalti pubblici. Oltre al denaro ricavato dalla vendita di stupefacenti i Carabinieri hanno sequestrato anche delle armi da guerra.
I 18 criminali sono distribuiti tra Caserta, Napoli, Modena e Lucca e dovranno rispondere del reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con le aggravanti per reati connessi ad attività mafiose. Quindici di loro sconteranno la pena in carcere, due ai domiciliari mentre per un ultimo componente scatta il divieto di dimora.
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