Camorra, il boss Cutolo resta in prigione
Il boss della camorra Raffaele Cutolo non sarà trasferito ai domiciliari: respinta l’istanza di sospensione dell’esecuzione della pena
Tra le numerose istanze di sospensione dell’esecuzione della pena detentiva per motivi di salute inviate nell’ultimo periodo, figurava anche quella di un noto boss della camorra. Raffaele Cutolo, fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata, era in carcere dal 1979, negli ultimi tempi al carcere 41 bis di Parma. Secondo quanto riporta ANSA, Cutolo resterà in carcere.
Nel mese di febbraio Cutolo aveva accusato forti crisi respiratorie, e pertanto era stato trasferito all’ospedale civile della città emiliana. Date le circostanze, che hanno anche alimentato sospetti di Coronavirus, gli avvocati avevano avanzato una richiesta di sospensione dell’esecuzione della pena con applicazione provvisoria della detenzione domiciliare.
Il magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ha, però, rigettato l’istanza. Ciò significa che il boss della camorra resterà nel carcere di massima sicurezza e non potrà tornare a casa.
La figura di Raffaele Cutolo si ritrova spesso nella cultura contemporanea italiana. Molte opere di vario genere hanno citato quello che è in effetti uno dei capi delle organizzazioni criminali più famosi, insieme a Totò Riina. Tra queste, la canzone di Fabrizio De Andrè Don Raffaè e il film di Giuseppe Tornatore Il Camorrista.
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