9 Dicembre 2024

Calcio Napoli: una sconfitta che brucia

Sconfitta interna per gli azzurri di Conte contro la Lazio.

Empoli Napoli

CALCIO NAPOLI, UNA SCONFITTA CHE BRUCIA

Il doppio confronto con la Lazio non sorride agli azzurri, che erano stati eliminati giovedì sera dagli ottavi di Coppa Italia. E puntavano a ritrovare la vittoria in quel del ‘Maradona’. Il campionato è un’altra storia, diceva Conte nel ventre dell’Olimpico. In campo c’erano i titolari ieri sera eppure è arrivata un’altra sconfitta. La quarta stagionale, la terza in campionato.

Evidentemente il mega allenamento e la lezione di vita sportiva non sono serviti agli azzurri per avere ragione nella sfida contro la Lazio dell’ex Marco Baroni. La sterilità offensiva e la mancanza di idee hanno pesato nella sconfitta interna. Bagno di pioggia e di umiltà che può certamente aiutare gli uomini di Conte a ritrovare lucidità e maggiore coraggio ad attaccare negli ultimi venti metri.

Calcio Napoli, ecco cosa non ha funzionato

Sono ventuno le reti realizzate dagli azzurri in quindici gare. E le reti subite sono appena dieci. Il Napoli ha la miglior difesa del torneo, ex aequo con la Juventus di Thiago Motta. La solidità difensiva e la compattezza tra i reparti hanno fornito una precisa identità agli uomini di Conte, che però non riescono spesso a trovare la via del gol. Cinque gol e cinque assist per Romelu Lukaku rappresentano uno score individuale non malvagio per il belga, che può sicuramente migliorare.

Il problema nasce nel momento in cui arrivano pochi palloni all’ex centravanti dell’Inter. La manovra non è sempre fluida e se si aggiunge la giornata negativa di Kvaratskhelia, il quadro è ben definito. Il georgiano e Politano sono stati decisamente lontani da Big Rom, che si è trovato imbottigliato tra i centrali Gila e Romagnoli. Il Napoli non aveva concesso molto, per la verità. Ad un quarto d’ora dal fischio finale, Conte inserisce Neres per Politano. E probabilmente è il momento in cui i partenopei alzano il baricentro, le distanze aumentano e Noslin riesce a servire con estrema facilità Isaksen, che supera Olivera e pesca il jolly.

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