28 Gennaio 2025

Calcio Napoli, settima sinfonia e licenza per i sogni aulici

Il racconto e l'analisi di una gara memorabile.

Credits Ssc Napoli

Credits Ssc Napoli

CALCIO NAPOLI, SETTIMA SINFONIA E LICENZA PER I SOGNI AULIC

Lo schermo su Lobotka, la pressione sulla prima impostazione e la qualità nelle transizioni positive (con movimenti trasversali a rompere i riferimenti) creano difficoltà al Napoli, che chiude al 45′ con un xG di 0,16 vs 0,78.

Poi lo switch: densità laterale con rotazioni sulla catena di destra, che coinvolgono Lukaku e permettono gli inserimenti delle mezze ali. Con sette uomini a schiacciare la Juventus nella propria metà campo (xG di 2,25 vs 0,00) e supremazia territoriale dei padroni di casa, che esultano con giusto merito per la settima sinfonia consecutiva – la 17ma in campionato. Con 53 punti conquistati, gli stessi che avevano al termine della scorsa stagione. Menzione speciale per Meret che salva una clamorosa occasione da rete su Yildiz quando il risultato era ancora sullo 0-0.

Calcio Napoli, le difficoltà della capolista

Gli azzurri arrivano al big match di Fuorigrotta dopo ben successi consecutivi. Le trasferte di Udine, Genova e Firenze sono state intervallate dal successo interno contro il Venezia. Poi ancora la vittoria ai danni dell’Hellas Verona e l’impresa di Bergamo fino al 2-1 del ‘Maradona’ di sabato pomeriggio al cospetto della Vecchia Signora. Una gara intensa, affrontata in maniera scorretta nel corso della prima frazione di gara.

Il Napoli aveva difficoltà ad uscire dalle retrovie e servire il fronte offensivo. Emblema dell’incipit del match è la palla persa in impostazione da Anguissa, che nel tentativo di servire Politano, concede la ripartenza a Cambiaso. Il terzino italiano serve Nico Gonzalez, che riesce a trasformare la transizione in ottima opportunità. La palla in verticale di Thuram è perfetta per Yildiz che stende Spinazzola ma si fa ipnotizzare da uno straordinario Alex Meret, che gli sbarra in maniera magistrale la porta. Il Napoli si affaccia maggiormente sulla corsia di sinistra. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Spinazzola serve Neres, che crossa in mezzo e trova l’incornata di Anguissa, debolmente a lato.

Gli uomini di Conte passano in svantaggio. Esce bene Koopmeiners dalla densità in zona palla: nel prosieguo dell’azione è flebile la resistenza di Lobotka, che concede il traversone del calciatore turco. Anguissa prova ad anticipare Koopmeiners e serve involontariamente Kolo Muani, che batte facilmente Meret.

Calcio Napoli, la vittoria della consapevolezza e da top club

L’intervallo è il momento in cui le mura dello spogliatoio azzurro al ‘Maradona’. No, non è il bradisismo. E non sono nemmeno i passaggi della metropolitana Linea 2. È la voce di Antonio Conte a rimbombare nelle menti dei calciatori. Che accettano il diktat del condottiero di Lecce e scendono in campo con una determinazione da squadra matura, forte e responsabile. Che decide di ribaltare completamente l’inerzia del match e della stagione.

Baricentro alto con sette uomini nella metà campo degli avversari con una densità notevole nelle aree laterali. E continue sovrapposizioni e rotazioni, che mandano in tilt la compagine allenata da Thiago Motta. L’azione insistita sulla catena destra permette a Politano di crossare con il piede cosiddetto sbagliato e trovare in mezzo all’area lo stacco imperioso di Anguissa. Che ci sta prendendo gusto a vincere il premio di MVP della gara.

Lukaku colpisce di testa e soltanto uno strepitoso intervento di Di Gregorio gli nega la gioia del gol. Che però arriva. Perchè Big Rom è un calciatore formidabile, dal punto di vista dell’intelligenza, delle responsabilità e sta benissimo. È in forma il centravanti belga (che sarà allenato in nazionale da Rudi Garcia) che si stacca dalla marcatura di Gatti, riceve palla da Politano e con un passaggio delizioso (da visionare nelle scuole calcio) serve McTominay. L’intervento sgraziato di Locatelli è determinato dal movimento ad alzarsi in pressione di Kalulu su Di Lorenzo, dallo slittamento di Gatti e dalla posizione insolita di braccetto dell’ex Sassuolo, che commette fallo sull’ex Manchester United. Lukaku dal dischetto non guarda il pallone ma fissa gli occhi dell’ex portiere del Monza, che viene spiazzato. Romelu esulta, zittisce i tifosi ospiti e tutti gli scettici, che non credono in lui. Che lo criticano a priori. Senza considerare la funzionalità, il sacrificio e il bottino che sta raggiungendo alle dipendenze del suo mentore.

Calcio Napoli, grande festa a Fuorigrotta

La settimana perfetta è iniziata sabato scorso a Bergamo quando gli azzurri di mister Conte si imposero ai danni degli orobici con le reti di Politano, McTominay e Lukaku. I tifosi partenopei si radunarono in un battito di ciglia al viale Umberto Maddalena per accogliere la squadra di ritorno dalla Lombardia. L’autostima, la consapevolezza dei propri mezzi e la bramosia di continuare a sognare si tramuta in una cattiveria agonistica non indifferente che non lascia scampo ai bianconeri, che non riescono più ad affacciarsi dalle parti di Meret. Gli xG e i numeri della ripresa certificano la bontà dell’ineccepibile lavoro di mister Antonio Conte e della squadra che per lui andrebbe in guerra calcistica. A testimonianza di ciò l’incredibile lavoro svolto dal Cholito Simeone negli istanti finali della gara, quando si tuffa per difendere il pallone. Poi il triplice fischio finale e l’urlo di gioia. Napoli – Juventus finisce 2-1. È qui la festa, accorrete gente. Anche voi senza il fatidico biglietto e respirate il clima di gioia. Sembra la primavera del 2023. Il Napoli è a quota cinquantatré punti e guarda tutti dall’alto. Con grande merito.

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