Caivano, Parco Verde: 41 condanne effettuate
Parco Verde: 41 condanne effettuate per droga e clan. Nei giorni scorsi si è concluso il processo nei confronti del clan Sautto- Ciccarelli.
Credit photo: repertorio

Caivano, Parco Verde: 41 condanne effettuate – Il sistema criminale del Parco Verde è confermato anche in appello. Dopo l’intervento massiccio del 2022 e le pesanti condanne inflitte in primo grado, nei giorni scorsi si è concluso il processo di secondo grado nei confronti del clan Sautto-Ciccarelli, ritenuto responsabile della gestione dettagliata dello spaccio nel cuore di Caivano. La Corte d’Appello ha confermato la solidità dell’impianto accusatorio, pronunciando 41 condanne per un totale di oltre 330 anni di reclusione.
Caivano, Parco Verde: 41 condanne effettuate, centrato anche il ruolo delle donne
Nonostante le diminuzioni effettuate, riconosciute a diversi imputati – tra patteggiamenti, benefici per la continuazione con altre sentenze e concessione delle attenuanti generiche – il verdetto ha sostenuto l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata, in grado di gestire un flusso costante di sostanze stupefacenti: cobret, cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana, smerciate non solo nel Parco Verde ma anche in diverse aree delle province di Napoli e Caserta. Centrale, come emerso nel corso delle indagini, anche il ruolo operativo delle donne.
Tra le condanne più significative abbiamo:
- Nicola Sautto, considerato vertice dell’organizzazione, aumentata la pena da 20 a 24 anni di reclusione;
- Rosa Amato, condannata a 18 anni in continuazione;
- Cristofaro Iuorio, 18 anni;
- Pasquale Spatuzzi, 12 anni in continuazione;
- Salvatore Spatuzzi, 14 anni e 8 mesi in continuazione;
- Giulio e Vincenzo Angelino, confermate le condanne a 6 anni;
- Sonia Brancaccio, 10 anni e 8 mesi (difesa dall’avv. Leopoldo Perone);
- Antonio Cozzolino, 12 anni e 8 mesi (difeso dall’avv. Rocco Maria Spina);
- Mariano Vasapollo, collaboratore di giustizia, ha ottenuto 14 anni in continuazione;
- Vincenzo Iuorio, altro pentito, ha ricevuto 4 anni e 6 mesi;
- Anna Sportiello, condannata a 2 anni e 8 mesi.
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