Caivano, bomba per don Patriciello e minacce al comandante dei vigili
La strategia della paura messa in atto dalla camorra nei confronti di chi si è opposto al clan.
Due episodi di intimidazione a Caivano: una bomba fatta esplodere davanti al cancello della Chiesa di Don Maurizio Patriciello e l’affissione all’ingresso del comando di un manifesto funebre con il nome del comandante dei Vigili, Biagio Chiariello. Questa la strategia di intimidazione messa in atto dalla camorra nei confronti di chi si è opposto al clan.
Le indagini condotte dai carabinieri di Giugliano e Arzano, coordinati dal DDA di Napoli hanno fatto emergere quanto riportato poc’anzi. Per questi motivi, si legge da Fanpage.it, i militari hanno eseguito 13 misure cautelari nei confronti di altrettanti presunti esponenti della criminalità organizzata.
Caivano, bomba per don Patriciello e minacce a Chiariello: le indagini
La bomba per Don Maurizio Patriciello e le minacce al comandante dei Vigili di Caivano, Biagio Chiariello, secondo le indagini, sarebbero una punizione per essersi opposti alla camorra. Gli episodi intimidatori sarebbero nati nel contesto dello scontro armato tra clan tra i comuni di Frattamaggiore, Frattaminore, Arzano e Caivano. In particolare, si ricorda che nella notte tra il 12 e il 13 marzo del 2022 nei confronti di Don Maurizio Patriciello è stata fatta esplodere una bomba davanti al cancello della Chiesa San Paolo Apostolo. L’episodio è stato un vano tentativo di intimidire chi si opponeva al potere della camorra.
Fonte: Fanpage.it
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