13 Ottobre 2021
Caivano, Antonio scomparso da giorni: ipotesi lupara bianca
Caivano, è giallo sulla scomparsa di Antonio: si teme lupara bianca della camorra. La madre: “Io voglio mio figlio e non mi fermerò”
Dal 4 ottobre non si hanno notizie di Antonio Natale, il giovane scomparso a Caivano in circostanze misteriose. Il consigliere di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ha raccontato attraverso un post su Facebook l’incontro con i familiari del ragazzo.
“Siamo preoccupati per la prolungata scomparsa di Antonio Natale il giovane scomparso da Caivano lo scorso 4 ottobre in circostanze da chiarire. Ho incontrato la mamma, Anna, e due dei suoi fratelli in Regione e ho raccolto tutte le loro angosce e preoccupazioni. Antonio era un lavoratore, un pizzaiolo. Come tutti i suoi fratelli e sorelle che lavorano in diversi comuni dell’Italia e in Germania. Ma dopo il ritorno a Caivano, al Parco Verde, Antonio inizia a frequentare una famiglia di spacciatori secondo le ricostruzioni della madre. In casa si rendono conto del cambiamento e delle nuove possibilità economiche. La madre lo ha anche denunciato ai Carabinieri per cercare di proteggerlo. Ma lunedì scorso Antonio esce con alcune persone, che oggi risultano irreperibili, e scompare nel nulla. Bisogna ripulire dagli spacciatori il parco Verde di Caivano perché la gente non ce la fa più. Lo Stato dia risposte immediate alla domanda di sicurezza e legalità che proviene da quest’area”.
Il consigliere ha incontrato la madre di Antonio Natale e i due fratelli presso gli uffici della Regione. Anche il conduttore radiofonico Gianni Simioli sta supportando la battaglia della famiglia del giovane:
“Invito tutti a partecipare alla fiaccolata che si terrà al Parco Verde per chiedere verità su quanto accaduto. E la verità, purtroppo ha a che fare con un manipolo di spacciatori che tiene in ostaggio un intera comunità. Dobbiamo sostenere questa famiglia che ha deciso di non abbassare più la testa davanti alla criminalità”.
“Ho fatto di tutto e di più per salvarlo – ha dichiarato Anna, mamma di Antonio – ho chiamato anche i Carabinieri perché volevo salvarlo, ma non mi è stato a sentire. Non mi piacevano le sue compagnie, avevamo anche affittato una casa a Orta di Atella per scappare da Caivano. Tre giorni prima della scomparsa aveva litigato con i suoi amici perché era sparito qualcosa dalla piazza di spaccio. La mattina del lunedì aveva detto che sarebbe andato a comprare dei vestiti e invece non è più tornato. Io voglio mio figlio e non mi fermerò finché non me lo ridanno”.
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