Borriello, flop totale la sua strategia per una nuova maggioranza
Il sindaco Borriello prende atto che la sua strategia per puntellare la maggioranza è stata un flop, non ci sono i numeri e il Consiglio comunale viene sospeso
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Ieri doveva essere la giornata della rinascita del Sindaco Borriello, che dopo la promozione del Presidente del Consiglio, Spierto, a Vicesindaco aveva intenzione di assegnare la seconda carica dell’assise al Consigliere di opposizione Ascione per poter governare escludendo i quattro dissidenti interni.
Strategia che sembra cadere subito, infatti i quattro dissidenti subito chiedono un inversione del ordine del giorno, uscendo subito allo scoperto. Le situazione è subito chiara 24 sono i presenti, con il solo Abilitato assente ma che arriverà in un secondo momento. I 4 dissidenti votano a favore dell’inversione del ODG, si aggiungono a questi 8 consiglieri di opposizione. Contrari all’inversione invece i restanti 11 della maggioranza più il “responsabile” Ascione che dai banchi dell’opposizione dichiara:” E’ opportuno prima votare il Presidente del Consiglio e poi mettere in votazione le varie delibere“. Motivazione che sembra più una scusa per giustificare il voto con la maggioranza che altro. Con un 12 a 12 quindi l’ ODG resta invariato.
Si passa dunque alla votazione del Presidente, come inizialmente previsto, ma è in questo momento che il Consigliere Caldarola si fa carico dei 4 dissidenti e legge un documento lanciando il guanto di sfida al sindaco Borriello. Caldarola ribadisce:” Non ci stiamo al fatto che il sindaco affidi a un esponente dell’opposizione la seconda carica dell’assise. Sono 2 motivazioni, e perché sarebbe mortificante per la maggioranza sapere che il Sindaco non ritiene nessuno idoneo a ricoprire questa carica e perché il cambio di maggioranza sarebbe uno schiaffo a quanto è stata scelto dai cittadini nemmeno un anno fa”. Poi l’affondo finale di Caldarola:” Siamo pronti a passare al misto di minoranza se questo scenario prefigurato dovesse concretizzarsi”.
Dopo questo “schiaffo” dei dissidenti si passa alla votazione del Presidente. La prima votazione vede 13 schede bianche, 2 nulle, 3 voti per Mirabella e 7 voti sparsi. Il sindaco Borriello inizia a pensare che ha la maggioranza, le 13 schede bianche sono un chiaro segnale. Quindi si procede spediti alla secondo votazione, dato che alle prime tre serve la maggioranza qualificata. La seconda votazione ne vede 14 di schede bianche, ma vede anche il consigliere Abilitato (ex dissidente e rientrato in maggioranza) abbandonare il Consiglio. Si ripresenta lo scenario iniziale del 12 a 12, opposizione e dissidenti abbandonano l’assise: cade il numero legale. Il consiglio viene sospeso per alcuni minuti, ma il numero legale non verrà più ristabilito e quindi si conclude con un nulla di fatto l’elezione del Presidente del Consiglio.
È insomma andato in scena un vero e proprio atto di auto conservazione della classe politica, il Sindaco-Sceriffo ha provato in tutti i modi a restare in sella alla sua poltrona. Ma adesso sembrano veramente risicati i margini di “trattativa” per ricomporre una maggioranza. insomma l’esperienza Borriello-bis sembra non avere più futuro e Torre del Greco sembra destinata, per la scendo volta consecutiva, a tornare anticipatamente alle urne.
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