24 Febbraio 2021

Bonus vacanze: in giro la truffa dei soldi in cambio del bonus

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Nei gruppi di Giugliano ma inizia ad affiorare anche su altri gruppi social, la truffa del bonus vacanze dei profili fake. Scattano le denunce

Bonus vacanze – Sui gruppi facebook di Giugliano, account falsi si spartiscono i “clienti” ignari di offrire ai delinquenti dati sensibili come conti bancari e carte d’identità.

Le segnalazioni sono partite dai gruppi del comune di Giugliano ma da diverse ore, la truffa si è mossa a macchi d’olio un po’ ovunque sui gruppi facebook.

Sia chiaro, non stiamo parlando solo di una classica truffa 2.0 che corre sul web ma di un sistema molto semplice che gioca anche e soprattutto sull’intenzione dei cittadini di “fregare” in qualche modo lo stato e il rispetto dei concittadini che eseguono tutta la profilassi burocratica e meritocratica per ricevere il bonus.

Come detto si tratta di un’azione molto semplice come spiega anche il sito antitruffa cybersecurity360 che riporta il comunicato dell’agenzia delle entrate:

In questi giorni è in corso una truffa che mira a sottrarre i dati del bonus vacanze e quindi bruciarlo. Ingannano l’utente via social network o banner pubblicitari, o promettendo la conversione del bonus in denaro oppure con l’attrazione di offerte turistiche molto convenienti

Attenzioni ad account social, in particolare su Instagram, o a banner pubblicitari che mirano al nostro bonus vacanze. Con vari inganni, cercano di impossessarsi dei dati di attivazione del bonus da 500 euro, codice fiscale dell’utente, codice univoco o qrcode, per poi bruciarlo, rendendolo quindi inutilizzabile.

La truffa che ruba il bonus vacanze da 500 euro

Sono due le strategie.

  • Alcuni account social ci promettono di convertire in denaro il bonus (procedura che comunque non sarebbe lecita per le regole del bonus).
  • Alcune pubblicità, su social o banner web, hanno offerte turistiche che sembrano molto convenienti, anche abilitate, al bonus, per attirare gli utenti.

In entrambi i casi i siti o gli account social spariscono dopo aver fatto incetta dei codici.

Come funziona la truffa

Come spiega Pierluigi Paganini, gestore del master cybersecurity alla Luiss di Roma, “certo i criminali sfruttano la complicità di alcune strutture compiacenti.

Che però di norma sarebbero subito scoperte, poiché allo Stato risulta chi di loro ottiene il rimborso del bonus vacanze di 500 euro”.

L’unica spiegazione quindi, secondo l’esperto e secondo logica, è che le strutture turistiche in questione sono parte integrante della truffa. Non solo complici ma create appositamente per poter poi sparire dopo aver ottenuto il rimborso dallo Stato.

L’Agenzia delle entrate, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo e PagoPA SpA, hanno già avviato le verifiche opportune e invitano i cittadini alla massima cautela e a utilizzare l’agevolazione come espressamente previsto dalle norme.

Come evitare la truffa bonus vacanze

L’Agenzia ricorda che “il bonus e gli altri dati devono essere comunicati al fornitore del servizio turistico solo al momento dell’effettivo pagamento dell’importo dovuto per la vacanza.

Infatti, il componente del nucleo familiare che intende fruire del bonus deve comunicare al fornitore il codice univoco (o esibire il QR-code), insieme con il proprio codice fiscale, che sarà riportato sulla fattura o documento commerciale emesso a fronte del pagamento.

A questo punto, il fornitore verifica la validità del bonus inserendo il codice univoco, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto nell’apposita procedura web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate e, in caso di esito positivo del riscontro, può confermare a sistema l’applicazione dello sconto.

Da questo momento l’agevolazione si intende interamente utilizzata. L’Agenzia sottolinea che qualunque diverso utilizzo dei dati relativi al bonus vacanze non è consentito”.

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