28 Ottobre 2021

Bonifica di Bagnoli, pieni poteri a Manfredi: estromessa Invitalia

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Gaetano Manfredi sarà il nuovo commissario straordinario per la bonifica di Bagnoli: Invitalia potrebbe essere estromessa dai lavori

Finisce l’era del commissariamento governativo per Bagnoli: il nuovo commissario straordinario sarà il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri approvando un decreto legge contenente “disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr” e contenente, tra l’altro, una parte presentata dalla ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna. Si apre, dunque, un nuovo capitolo per la riqualificazione dell’area ex Italsider, epopea giunta al 29esimo anno dopo la dismissione degli impianti del 1992.

Come gli era stato già confermato durante l’incontro con l’Esecutivo a Palazzo Chigi di martedì scorso, Manfredi avrà pieni poteri per la riqualificazione del sito. Il sindaco-commissario potrà anche mettere fuori causa la stessa Invitalia, a cui era stato affidata la fase progettuale, il cui piano, però, era stato bocciato a maggio scorso dal precedente commissario alla bonifica di Bagnoli, Francesco Floro Flores.

Carfagna: “Dopo trent’anni cambio di marcia per Bagnoli”

“Dopo quasi trent’anni – scrive entusiasta Carfagna sui propri social – un cambio di marcia per la bonifica di Bagnoli: il sindaco di Napoli diventa Commissario, con uno staff adeguato e maggiori poteri di intervento. È una svolta che ho fortemente voluto”. Staff che potrà essere scelto dallo stesso Manfredi, col solo vincolo di guardare a chi già “appartiene alle amministrazioni pubbliche”. Con ogni probabilità, le 12 figure richieste proverranno dal mondo accademico, feudo dell’ex rettore federiciano.

Manfredi: dalla bonifica ai debiti

La speranza diffusa (e ribadita da ogni schieramento in campagna elettorale) è che la ripartenza dell’area afferente all’ex polo siderurgico possa fare da traino all’intera economia cittadina. Il timone passa, dunque, al neo sindaco, che sul tavolo di Palazzo San Giacomo ha già un’agenda fittissima, oltre che di impegni, di problemi da affrontare. A partire dalla zavorra di debiti che il Comune si trascina, proprio quella zavorra che era alla base dei tentennamenti dello stesso Manfredi ad accettare la candidatura. Su questo, però, c’è la parola di Draghi: il Governo c’è ed è pronto ad impegnarsi fattivamente.

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