Bomba esplode nella notte: paura al bar dell’università
Torna la paura del racket, una bomba esplode nella notte, distruggendo la saracinesca del bar dell’università
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Un gran boato nella notte, seguito dalle sirene delle automobili di polizia, il tutto causato dall’esplosione di una bomba del pizzo.
La bomba era stata posizionata davanti ad un bar, il “Lounge bar University” del corso Protopisani a San Giovanni a Teduccio (Napoli).
La polizia e i vigili del fuoco sono intervenuti prontamente in corso Nicolangelo Protopisani, dopo le segnalazioni dei residenti.
Gli abitanti, infatti, erano stati svegliati da un boato.
Secondo prime ricostruzione, qualcuno avrebbe gettato una bottiglia incendiaria contro la saracinesca del locale, che era chiuso a quell’ora.
I pompieri hanno spento il rogo sul nascere e i danni si sono limitati alla porta di ingresso.
Gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo, poi hanno parlato con il titolare del locale, rinomato nella zona.
Il proprietario, ha escluso di aver ricevuto alcuna minaccia eppure il segnale è stato inequivocabile tanto che lo scoppio ha annerito la saracinesca.
Le indagini partono dai filmati della videosorveglianza che le telecamere a circuito chiuso potrebbero aver ripreso.
Gli investigatori sospettano un raid intimidatorio, seguendo la pista dell’avvertimento, ma non escludono nessuna possibilità.
Gli agenti ieri hanno fatto sapere che si tratta di un ordigno rudimentale, una bomba di fabbricazione artigianale, una sorta di grosso petardo lanciato contro la saracinesca del bar, probabilmente da due uomini in moto.
Le forze dell’ordine lavorano per identificare il veicolo usato per il raid.
Ieri mattina sono state ascoltate le persone che abitano in quel tratto di corso Nicolangelo Protopisani.
Molte avevano udito una esplosione e si erano affacciate ai balconi e alle finestre, nei primi minuti nessuno aveva capito cosa fosse successo.
Dopo attimi di panico nell’isolato, decine di persone si sono riversate in strada in seguito allo scoppio.
Le indagini delle forze dell’ordine sono continue, non si esclude, l’ipotesi che dietro questo raid, ci sia il clan dei Mazzarella, dal momento che, la zona in questine, si trova sotto il ”controllo” del clan.
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