14 Marzo 2021

Bollo auto 2021: è vero che non si paga quest’anno?

Bollo auto 2021: sta circolando da diversi giorni la notizia riguardante l’esenzione per il prossimo anno. Ma è davvero così?

BOLLO AUTO 2021:Si può davvero non pagare l’annualità in corso? Così come per le cartelle esattoriali, cancellate dal Governo Draghi, potrebbe esser eliminato anche il bollo auto arretrato (tutti quelli del periodo compreso tra il 2000 ed il 2015) Un regalo ai furbetti che non hanno pagato mai pagato? Cerchiamo di capire come stanno le cose. Oltre al bollo auto e alle cartelle esattoriali, il governo in carica starebbe pensando di cancellare l’Imu, la Tari, le multe e tutte le tasse rimaste ferme nel cassetto fino al 2015.

Ricordiamo che il bollo auto è una tassa legata al possesso della macchina. Non è legata al suo utilizzo o alla sua effettiva circolazione sulla strada. La decisione di tenerla ferma in garage, non esonera il proprietario dal pagamento. Ci sono, comunque, dei casi particolari per i quali, comunque vada, sussiste l’esonero dal pagamento anche nel 2021. Una cancellazione del bollo auto a tutti gli effetti. Possono godere di questo esonero:

  • veicoli intestati ai disabili o ai loro familiari, ma ci sono alcune limitazioni;
  • veicoli dei corpi di rappresentanza;
  • veicoli intestati ad associazioni no profit;
  • veicoli elettrico, per i primi cinque anni (in Lombardia ed in Piemonte, sempre);
  • veicoli ibridi, ma le regole variano da regione a regione.

Bollo auto: l’esonero previsto per i disabili!

Sono esonerati dal pagamento del bollo auto i disabili. Ma ci sono delle limitazioni molto precise e che devono essere rispettate. L’esonero dal pagamento vale solo e soltanto per un veicolo intestato al disabile, nel caso in cui ne possedesse più di uno, sarà necessario scegliere su quale veicolo applicare l’esonero. L’esenzione potrà essere estesa ad un parente, sempre e soltanto per un veicolo, nel caso in cui il disabile risulti essere a suo totale e completo carico. La vettura per la quale si richiede l’esonero non deve avere una cilindrata superiore ai 2.000 cc se è a benzina o a 2.800 cc nel caso in cui sia diesel.

Per poter richiedere l’esonero dal pagamento del bollo auto, la disabilità deve appartenere alle seguenti categorie:

  • ridotte o impedite capacità motorie permanenti;
  • grave limitazione della capacità di deambulazione;
  • disabilità mentali o psichiche, cecità o sordità.

Queste disabilità devono essere riconosciute e confermate da un verbale medico, nel quale è necessario che ci sia un chiaro riferimento all’art. 4 DL 9 febbraio 2012 n. 5.

Bollo auto 2021 cancellato anche per auto elettriche!

Possono dire addio al bollo auto anche i veicoli elettrici, almento per i primi cinque anni. Questa regola vale su tutto il territorio nazionale, eccetto che per il Piemonte e la Lombardia. In questo caso l’esenzione della tassa vale per tutta la vita (almeno quella del veicolo). Alcune regioni prevedono una tassa ridotta dal sesto anno in poi: consigliamo di consultare i sito della regione di appartenenza, per verificare l’attuale stato dei fatti.

Nel caso in cui ci si riferisse alle auto ad alimentazione mista, le esenzioni variano da regione a regione. Non sempre è stata prevista la cancellazione del bollo auto. Il primo passo, comunque, per sapere cosa ci aspetta, è andare a leggere sul libretto e verificare che al foglio 2, rigo P.3 compia la scritta: Ibrido. Questa la situazione regione per regione

  • Abruzzo: nessuna;
  • Basilicata: nessuna;
  • Calabria: nessuna;
  • Campania: totale a vita
  • Emilia Romagna: solo per quelle immatricolate dopo il 2016
  • Friuli Venezia-Giulia: nessuna
  • Lazio: per i primi 3 anni
  • Liguria: per i primi 4 anni e solo se immatricolate dal 2016;
  • Lombardia: per i primi 3 anni se acquistata con rottamazione, poi importo ridotto del 50% per 2 anni. Senza rottamazione ridotto del 50% per 5 anni
  • Marche: totale per i primi 6 anni
  • Molise: nessuna
  • Piemonte: per i primi 5 anni solo se la potenza non supera i 100 kW
  • Provincia autonoma di Bolzano: per i primi 3 anni
  • Provincia autonoma di Trento: per i primi 5 anni;
  • Puglia: per i primi 5 anni e solo se immatricolate dal 2014
  • Sicilia: per 3 anni se immatricolate dal 2019
  • Sardegna: nessuna
  • Toscana: nessuna
  • Umbria: per i primi 2 anni e solo se immatricolate dal 2015
  • Valle d’Aosta: per i primi 5 anni se immatricolati tra il 2020 e il 2022
  • Veneto: per i primi 3 anni e solo se immatricolate dal 2014.

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FONTE: TREND ONLINE

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