15 Agosto 2021

Bocciata all’esame si uccide a 21 anni, ma l’Università aveva calcolato male il voto

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bocciata all'esame si uccide

Si uccide a 21 anni dopo essere stata bocciata ad un esame. L’Università ricalcola il voto e scopre che la ragazza doveva essere promossa

Si toglie la vita dopo essere stata bocciata ad un esame con uno scarto di solo l’un per cento dalla promozione. Si scopre poi che l’Università aveva sbagliato a calcolare il voto.

Questa drammatica vicenda ha come protagonista Mared Foulkes, 21 anni, morta nel luglio 2020, gettandosi da un ponte vicino alla città di Anglesey.

La ragazza, poco dopo la bocciatura, fu trovata morta sulle rocce al di sotto del Britannia Bridge nel Galles continentale.

L’Università di Cardiff ha poi ricalcolato il punteggio scoprendo un errore. La 21enne doveva essere promossa.

La studentessa- secondo quanto si legge da “Il Messaggero“- lavorava in una farmacia il giorno in cui le è arrivato il risultato dell’esame via e-mail.

«Tragicamente, non ha mai scoperto che il voto è stato poi corretto» ha raccontato alla stampa locale la madre di Mared. «Ha avuto il risultato dell’esame con un errore del solo un 1% a separarla dalla promozione, poi si è buttata».

Ieri il medico legale, delegato dal giudice nel processo che si è aperto dopo il decesso della ragazza, ha ordinato a un rappresentante dell’Università di collaborare all’inchiesta per fare chiarezza sulla morte della giovane. Il processo dovrebbe svolgersi a Caernarfon, in Galles.

«All’Università sarà chiesto di illustrare il modo nel quale sono stati calcolati i risultati. Non sarò in grado di proseguire senza che qualcuno dell’ateneo di Cardiff mi aiuti a capire il sistema dei risultati e come sono arrivati ai risultati degli esami», ha dichiarato il medico legale.

 

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