Birrificio Kbirr: la birra napoletana conosciuta in tutto il mondo si ingrandisce
Birrificio Kbirr, il marchio napoletano conosciuto in tutto il mondo, amplia il proprio stabilimento.
Birrificio Kbirr si ingrandisce, lunedi 5 giugno verrà presentato alla stampa e ai blogger di settore, l’ampliamento del “Birrificio Kbirr”, l’opificio che è parte integrante del “Progetto KBIRR”, il concept tutto napoletano nato da un’idea di Fabio Ditto, general manager di Loco for Drink, azienda leader in Campania nel settore della distribuzione e importazione della birra di alta gamma.
Un progetto nato nel 2016 dalla birra, per poi ampliarsi nel 2018 con l’apertura di “Casa Kbirr” – la
prima casa della birra artigianale napoletana a pochi passi dalla storica Villa Campolieto di Torre
del Greco – e proseguire il percorso con la voglia di perfezionarsi sempre per dare ai fruitori un
prodotto sempre più piacevole e distintivo.
Birra-Kbirr è un’artigianale non pastorizzata prodotta interamente in Campania, il cui nome è un
omaggio a Napoli ed evoca la spensieratezza: “Ua, ch’ birr”.
Le tipologie sono sette, Lager, Strong Lager, Scotch Ale, Imperial Stout, Red Strong Ale, American
Pale Ale e Golden Ale, per soddisfare ogni gusto e stile.
Così la birra che parla il linguaggio partenopeo si veste nelle sue colorate etichette, frutto di un
costante e continuo lavoro sinergico con il mondo dell’arte, dando vita, non solo a prodotti allegri
e originali, ma capaci di dare valore.
Come ama raccontare Fabio:” Ho scelto il nome Kbirr perché racconta, come un programma, le
caratteristiche di questa birra “emozionale, prodotta interamente nel territorio campano”.
Quello di Kbirr è un progetto che nasce dalla voglia di veder crescere il proprio territorio, anche
economicamente, attirando nuove risorse e reinvestendole in esso con fiducia. Un legame
continuo con il mondo dell’arte e con la cultura partenopea, dove un prodotto di largo consumo
come la birra, diventa il tramite.
Tra le tante espressioni artistiche, il birrificio Kbirr, sposa anche la nuova frontiera digitale degli NFT
(token non fungibile) con un progetto artistico di Luigi Gallo. Gli NFT sono stati una vera e propria
rivoluzione per quanto concerne il campo del diritto d’autore in particolare nel settore della crypto
art; si tratta di opere uniche e non modificabili, che in quanto registrate in Blockchain dalla
proprietà univoca e certificata
Durante la giornata di apertura sarà infatti non solo ammirare le diverse “tele d’autore”, ma sarà
possibile visitare la zona di produzione, opportunamente “vestita a festa”; un percorso interattivo
che oltre alle birre vedrà proposti in abbinamento diversi prodotti gastronomici peculiari.
Troveremo Domenico Fioretti con i suoi lievitati, Turillo con le sue produzioni casearie, il Caseificio
Carbone, Riccardo d’Assisi con i suoi oli, La Glaciere con il prosciutto San Daniele, la Masseria dello Sbirro con il suo piennolo, la Polacca della Pasticceria Pink House di Aversa. Ad arricchire il percorso ci saranno inoltre il furgoncino O’ sole e Napoli e casa Daniele con le sue pizze.
Non solo birra, ma anche vino, distillati e caffè, saranno presenti Tenuta Augustea, Fattoria Pagano e Scola
Sarmenti con i loro vini, Officine alkemiche con il loro gin, e Nero Espresso di Salvatore Tortora.
Altro elemento di condivisione e di convivialità che non può mancare è la musica, la giornata sarà
infatti accompagnata dalla playlist di intrattenimento da una postazione Dj come in un vero proprio percorso museale, si potranno incontrare alcuni degli artisti – Alessandro Flaminio, Pasquale Manzo, Luigi Gallo, Luigi Masecchia e Luca Carnevale – che hanno segnato, interpretato o disegnato la storia contemporanea di alcune etichette del birrificio.
A completare il quadro ci sarà l’estro creativo dello chef Domenico Iavarone – stella Michelin del
ristorante Josè Villa Guerra di Torre del Greco – che realizzerà delle preparazioni intriganti dove le
birre diventeranno parte integrante di ciascuna portata. Non mancherà un finale in dolcezza con il
gelato su stecco del maestro cioccolatiere Giovanni Borreca della Pasticceria Pink House di Aversa,
realizzato con la Natavot Red.
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