23 Aprile 2024

Bimbo ucciso da due pitbull a Eboli, il racconto: “Sembravano impazziti”

Feriti mamma e zio nel cercare di salvare il piccolo. Aperta una inchiesta sulla tragedia avvenuta ieri. La proprietaria dei cani colta da malore.

Fonte: Pixabay

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BIMBO UCCISO DUE PITBULL EBOLI – “Lo hanno ucciso strapazzandolo come una bambola di pezza con cui giocare. I cani sembravano impazziti, non lo lasciavano. Abbiamo fatto tutto il possibile per salvarlo ma non ci siamo riusciti”. Queste sono le parole pronunciate da Giuseppe, uno degli zii del bimbo ucciso da due pitbull nel comune di Eboli, in provincia di Salerno.

La tragedia si è consumata nella mattinata di ieri, 22 aprile. Il piccolo aveva solo 15 mesi ed era nel giardino della sua abitazione in località Campolongo quando è stato attaccato. I familiari hanno rilasciato le loro dichiarazioni ai giornalisti su quanto è accaduto.

Bimbo ucciso da due pitbull a Eboli: la dinamica

Il fatto è avvenuto introno alle 8:20 del mattino. La villetta di due piani dove è avvenuta la tragedia si trova nella periferia di Eboli, una zona di campagna, in via Caracciolo, a Campolongo, nei pressi della litoranea.

Secondo quanto appreso, la mamma del piccolo doveva accompagnare la sorellina a scuola. Poi all’improvviso è accaduta l’aggressione. La donna ha cercato di proteggerlo, ma è rimasta ferita ad una gamba. Sono intervenuti anche i fratelli della donna, Giuseppe e Simone, quest’ultimo ferito alla gamba nel tentativo di salvare il piccolo.

Aperta una inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno, che ha affidato le indagini ai carabinieri. Trasferita la salma del bambino all’obitorio dell’ospedale di Eboli, dove domani verrà eseguito l’esame autoptico. Solo dopo si potranno celebrare i funerali.

I due pitbull, nel frattempo, sono stati prelevati dai veterinari dell’Asl di Salerno e portati in un canile a Caserta. Alcuni esperti ne valuteranno aggressività e pericolosità.

Il racconto di Giuseppe, zio del bambino

Secondo quanto riportato da Il Mattino e La Repubblica Giuseppe, uno dei fratelli della madre del bambino, stava dormendo quando è avvenuta la tragedia. Le urla della sorella lo hanno svegliato ed è sceso in giardino per capire cosa stesse accadendo.

“Mio fratello Simone era steso per terra nel cortile con i cani attorno”, racconta Giuseppe a Il Mattino. Quando è giunto sul posto, ha visto il bimbo già a terra in preda ai due cani. Lo zio Simone era riuscito a prendere in braccio il piccolo, avvolto in una coperta, ma uno dei due cani lo aveva fatto cadere per poter mordere il bambino: “Il cane più grande aveva fatto cadere a terra mio fratello e poi, insieme all’altro cane, stava azzannando il bimbo che è morto subito. Ho cercato di soccorrere mio nipote e mio fratello. I pitbull hanno attaccato anche me cercando di mordermi”.

Hanno poi provato ad allontanare i cani colpendoli con dei bastoni: “Abbiamo colpito i pitbull con dei bastoni e dopo un po’ sono riuscito a chiudere uno dei due cani in una stanza, ma l’altro era completamente impazzito. Questi due cani sono fratelli e un po’ di tempo fa uccisero il loro padre. La zampa di quello più grande è grossa come la mia mano”.

La tragedia davanti agli occhi del nonno

La tragedia si è consumata davanti agli occhi del nonno Francesco, papà della mamma. Egli gestisce un bar poco distante e ha assistito alla terribile scena. Non ha potuto fare nulla per soccorrere il suo nipotino. Francesco lo racconta a La Repubblica:

Il cancello era chiuso e non sono riuscito a entrare. Ho assistito alla tragedia senza poter fare nulla, guardando tra le sbarre del cancello. I miei figli hanno provato a fermare i cani bastonandoli alla testa ma non c’è stato nulla da fare. Mio figlio, quello che aveva il bambino in mano, quando ha visto i cani agitati, ha alzato il piccolo per sottrarlo ai pitbull ma uno di loro ha tirato la coperta del bambino e mio figlio è caduto ed è caduta anche mia figlia che si è ferita a una gamba.

Le parole della zia del piccolo

La zia del bimbo, Milena, sorella della mamma, ha dichiarato quanto segue difronte ai microfoni dei giornalisti:

I cani non conoscevano il bambino e forse hanno creduto che il piccolo potesse rappresentare un pericolo per loro. Sono giunta a casa dove è accaduta la tragedia ed i cani erano già stati chiusi in una stanza. Mi sorella Paola mi ha detto che i pitbull hanno sbranato mio nipote e c’erano anche gli altri miei due fratelli. Il padre di mio nipote non c’era quando è accaduta la tragedia.

La proprietaria dei due pitbull colta da malore

Secondo le prime ricostruzioni, i cani appartengono ad un’altra famiglia del posto, che sarebbe amica della famiglia del piccolo. La proprietaria possederebbe anche altri pitbull. Ieri la donna, introno alle 13:00 di ieri ha accusato un malore ed è stata soccorsa dai sanitari del 118 del Vopi che erano già sul posto. Trasportata all’ospedale Santa Maria Addolorata di Eboli per accertamenti.

Fonte: Fanpage.it

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