Bimba abusata a Sulmona: l’accordo con il carnefice

BIMBA ABUSATA A SULMONA-Una vicenda raccapricciante che coinvolge una bimba di nemmeno dieci anni, e un uomo, un mostro, che dopo averle fatto del male ha sperato di uscirne illeso.

I fatti risalgono al 2019, quando cioè la bimba, vittima in questione, è scesa in cantina con il benestare dei genitori, per dare da mangiare al suo cane e ha vissuto attimi di terrore. L’imputato era il vicino di casa della piccola e quando si è trovato solo con lei, ne ha approfittato, abbassandole gli indumenti intimi e molestandola. 

Quel vicino era considerato completamente affidabile dalla famiglia della piccola e dopo averle fatto del male, le chiese con insistenza di tenere segreto quello che era successo tra loro. Per quasi un anno, la piccola era riuscita a tacere, ma i genitori erano fortemente insospettiti dal comportamento insolito che la figlia mostrava quando vedeva il vicino. Così cominciarono a farle pressione, riuscendo ad ottenere una confessione.

Bimba abusata a Sulmona: l’aggressione

Inizialmente il vicino implorò il perdono dei genitori e apparentemente sembrò ottenerlo, evitando una denuncia. Naturalmente in cambio, lui non si sarebbe mai più dovuto avvicinare alla piccola e alla loro casa.

Nell’agosto 2021, in preda alla furia, il padre della bimba, armato di bastone, picchiò violentemente il vicino. Gli procurò molte lesioni e il segreto che era stato taciuto fino a quel momento, divenne pubblico. In tribunale si aprì un doppio processo. Quello per violenza sessuale ha avuto ieri la sentenza di primo grado. Quello per lesioni è ancora in corso.

il Collegio del tribunale di Sulmona, in provincia dell’Aquila, ha condannato il 44enne a dodici anni di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, interdizione civile per cinque anni e interdizione a svolgere lavori a contatto con minori per un anno.

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