1 Novembre 2016

Besiktas-Napoli – Marek il San Gennaro di Istanbul. LE PAGELLE

“San Gennà, piensece tu”, ma è Marek a vestire i panni del salvatore azzurro. Quaresma porta in vantaggio il Besiktas su rigore, poi la perla di Hamsik…

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Reina: 6 – Nessuna parata super per il numero 25 azzurro, apparso sicuro nelle uscite e pronto a rimediare alle sregolatezze di una difesa azzurra praticamente irriconoscibile. Bene a tu per tu con Hutchinson, che colpisce il palo esterno anche grazie al portierone spagnolo che gli chiude per intero lo specchio della porta azzurra.

Maksimovic: 5,5 Avrebbe forse meritato la sufficienza per l’intraprendenza mostrata in fase di impostazione, perde mezzo punto per quel fallo di mano in area di rigore, che avrebbe poi portato in vantaggio i turchi con Quaresma.

Koulibaly: 5,5 Senza la balia Albiol, Kalidou non è più lo stesso: ringhia come un pitbull e aiuta spesso un Jorginho in affanno, prova a impostare il gioco dalla retrovia ma è troppo disattento in almeno due occasioni, che sarebbero potute costar care agli azzurri.

Hysaj:  6 Ottima la sua prestazione nel primo tempo: impegnato soprattutto in fase di copertura, spinge poco sulla fascia, ma serve un assist d’oro a Callejon che svirgola e spedisce in curva. Nella ripresa cresce anche sotto questo aspetto.

Ghoulam: 6- Privato di un terminale offensivo, Ghoulam fa gli straordinari sulla fascia sinistra per provare a mandare in porta Callejon e Gabbiadini, sciuponi e spenti, forse stanchi e affaticati. Fatto sta che senza una punta in grado di sfruttare i cross al veleno dell’algerino, le sgroppate sulla fascia sono pericolose quanto una bomba lanciata in mare aperto.

Hamsik: 7 Primo tempo opaco, appena sufficiente. Nella ripresa prende la squadra per mano e comincia a far girare palla come solo lui sa fare. Il gol al minuto 82 è un capolavoro e sarà sicuramente annoverato tra i gol più belli della settimana in ambito Champions.

Allan 6,5: Intensità, cuore, sacrificio: il numero 5 azzurro è praticamente in ogni centimetro di campo, pronto a rubar palloni e a lanciar i compagni verso la porta avversaria.

Jorginho: 4,5 Non riesce a liberarsi dalla marcatura avversaria per 90 minuti, costringendo Maksimovic e Koulibaly a far i sacrifici in fase di impostazione. Lento, prevedibile, irriconoscibile. Il peggiore dei suoi.

Diawara 6,5: Pochi minuti sul cronometro per il ghanese, che compie un mezzo miracolo in chiusura su Aboubakar, che starà ancora ringraziando Sarri di averlo tenuto in panca anche stavolta.

Insigne: 6- : Lo scugnizzo di Frattamaggiore ha qualcosa da farsi perdonare: Sarri lo sa e decide di dargli fiducia per l’intera durata del match. Lorenzo propone giocate pregevoli alterne a scempi da campionato dilettantistico. Il suo è un voto di incoraggiamento, lontano  dalla sufficienza piena, un premio da parte di chi spera che Insigne possa tornare ad essere il ragazzo umile e pimpante di un tempo.

Gabbiadini: 4,5 SENZA COMMENTO

Callejon: 5 Il Caballero triste è vistosamente (e giustamente) stanco. Sciupa almeno 2 palle gol e non fornisce il solito apporto in fase difensiva al compagno di fascia Hysaj. Calletì è troppo importante perché Sarri possa lontanamente pensare di privarsene, ma la stanchezza prende tutti.

Mertens: 6 Corre, inventa, sforna assist. L’attaccante belga è sicuramente l’uomo più in forma di questo Napoli: tenerlo in panca 70 minuti è praticamente un suicidio. Stupendo l’assist di tacco a Lorenzo Insigne e l’uno due con Ghoulam che avrebbe mandato in porta Callejon.

SARRI: 5,5 I Tifosi sognavano un Napoli pimpante come allo Stadium, eppure così non è stato. Sarri sceglie Insigne e Jorginho per Mertens e Diawara, ne risente la manovra, spesso lenta e troppo prevedibile.

Zielinski: S.V.

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