A Bergamo un hashtag per Tiziana
Bergamo: l’assessorato alle politiche sociali di Costa Volpino, cittadina dell’Alto Sebino, rilancia l’hashtag #bravoh per ricordare Tiziana Cantone. L’obiettivo è sensibilizzare chi ancora lo usa. E ricordare agli altri che i video personali che finiscono in rete possono uccidere
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Iniziativa in memoria di Tiziana Cantone, la giovane 31enne di Mugnano di Napoli che il 13 settembre scorso si suicidò per un video hard che la vedeva protagonista.
Il Comune di Costa Volpino ha infatti rilanciato l’hashtag #bravoh per una campagna di sensibilizzazione contro la messa in rete dei video personali.
L’etichetta circola ancora oggi in rete, ed è tuttora considerato uno sfottò.
Essa divenne famosa quando il video di Tiziana iniziò a circolare su internet. In esso si vedeva la Cantone che praticava una fellatio ad un uomo. In sottofondo, la voce della donna diceva al partner: “Stai facendo un video? Bravo!”
Ora, il piccolo comune della Bergamasca, ha deciso di riprenderlo per ricordare a tutti che “i video personali pubblicati in rete possono uccidere”.
La decisione di utilizzare l’hashtag di Tiziana è venuta all’Assessore alle Politiche Sociali di Costa Volpino, il quale ha fatto stampare dei manifesti dal sapore piuttosto forte. Su di essi si vede una macchia di sangue che cola e che copre la scritta: “Stai guardando il Manifesto? Bravoh!”.
Più in basso, compare la succitata scritta sui video personali, da non pubblicare mai in rete.
«Ho cercato di promuovere una cultura di prevenzione nei confronti dei giovani che pubblicano video o immagini che potrebbero essere mortali», spiega l’assessore. «Utilizzeremo proprio l’hashtag che ha distrutto la vita di Tiziana Cantone perché vogliamo far arrivare il messaggio a tutti quelli che lo hanno usato e stanno continuando a farlo. Proveremo, inoltre, a contattare anche la madre di Tiziana Cantone – spiega l’assessore – per metterla al corrente della nostra iniziativa».
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