27 Agosto 2024

Badante killer: “non sono pazzo, volevo solo fermare la loro sofferenza”

Mario Eutizia, malato e senza fissa dimora, ha confessato di aver ucciso quattro anziani da lui assistiti, affermando di non riuscire a vederli soffrire. L'uomo è ora in carcere, ma ha dichiarato di non essere spinto da follia.

Badante killer maltratta

Badante killer – È questa la drammatica confessione resa da Mario Eutizia, il badante napoletano che ha ammesso di aver ucciso quattro anziani da lui assistiti.

Secondo quanto emerso durante l’interrogatorio, Eutizia avrebbe agito per alleviare le sofferenze delle sue vittime, senza essere spinto da follia, ma per una questione di coscienza.

Badante Killer: la confessione di Mario Eutizia e l’arresto

Mario Eutizia, un badante napoletano di 48 anni, è al centro di una tragica vicenda. L’uomo, affetto da gravi malattie come il cancro e il diabete, ha confessato di aver ucciso quattro anziani da lui assistiti perché “non poteva sopportare di vederli soffrire“.

Eutizia si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Caserta, ammettendo di aver agito per alleviare le sofferenze delle sue vittime.

Nonostante il fermo non sia stato convalidato per mancanza di pericolo di fuga, Eutizia resta in carcere. Le autorità temono che l’uomo possa reiterare il reato, e la sua condizione di senzatetto rende impossibile un rilascio. Durante l’interrogatorio, Eutizia ha dichiarato di aver cercato aiuto, confessando per una questione di coscienza. Ha spiegato di non essere spinto da follia, ma dalla volontà di porre fine alla sofferenza delle persone a lui affidate.

Il drammatico interrogatorio

Di fronte alla pm Annalisa Imparato, Eutizia ha spiegato: “Non ce la facevo a vederli soffrire“. Ha descritto come le sue vittime esprimevano il desiderio di morire, e lui si sentiva impotente davanti a tanto dolore. La pm ha sottolineato la gravità delle sue dichiarazioni, ma Eutizia ha ribadito che il suo obiettivo era fermarsi, per non dover più compiere atti simili.

Le vittime e il processo

Eutizia ha fornito dettagli su due delle sue vittime, entrambe uccise tra il 2023 e il 2024. Altri due omicidi sarebbero avvenuti circa dieci anni fa a Latina, anche se i dettagli sono ancora poco chiari. L’uomo ha garantito la sua collaborazione con gli inquirenti per fornire ulteriori informazioni. Il caso è stato trasferito alla Procura di Latina per competenza territoriale.

Sebbene le sue azioni siano state estreme e condannabili, l’uomo ha affermato di aver agito per compassione, in un disperato tentativo di alleviare il dolore delle sue vittime. Ora, il suo destino è nelle mani della giustizia.

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