Baby Pit Stop: una sosta sicura per allattare al seno
Baby Pit Stop: allattare al seno è un gesto semplice e naturale che tutte le mamme dovrebbero poter fare ovunque. Con le nuove postazioni la ASL NA 3 assicura questo diritto
L’UNICEF Italia, nell’ambito dell’iniziativa “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini”, si è posta come obiettivo l’allestimento in Italia di 1.000 Baby Pit Stop UNICEF.
Ambienti protetti, in cui le mamme si sentano a proprio agio per allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino.
Cosa sono i Baby Pit Stop
L’allattamento al seno non ha orari fissi, né un numero definito di poppate nell’arco della
giornata. Esistono molteplici modi di allattare ed è difficile per le mamme prevedere dove e quando il bambino chiederà di nutrirsi. Inoltre, molte mamme prolungano l’allattamento ben oltre i primi mesi di vita dei bambini, ottemperando alle raccomandazioni dell’UNICEF e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Fonte UNICEF).
Il Baby Pit Stop UNICEF è un servizio gratuito, reso riconoscibile dal simbolo riportato qui.
La UOC Assistenza Consultoriale e Medicina di Genere, della ASL NA 3 Sud, il cui direttore è il dott. Luigi Granato, nell’ambito del Programma C del Piano Regionale di prevenzione, la cui responsabile è la dott. ssa Giusy Di Lorenzo, ha predisposto nelle sedi Consultoriali e nelle sedi dei Distretti Sanitari i Baby Pit Stop.
Dopo il periodo estivo avverranno le varie inaugurazioni.
Il Baby Pit Stop, prevede:
-
- una comoda sedia o poltroncina
- un fasciatoio o altra superficie idonea per il cambio del pannolino
- e dove possibile, un angolo attrezzato per il gioco dei bambini.
Al Baby Pit Stop possono fermarsi tutte le mamme, sia che allattino o che usino il biberon, secondo le linee UNICEF. Il BPS non sarà usato per pubblicizzare o promuovere in alcun modo latte artificiale, pappe, biberon e tettarelle.
Al momento già al Museo MADRE è presente una “postazione” che ha dotato la struttura di uno spazio permanente dedicato alle donne e ai bambini secondo quanto prevede la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
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