Axel muore a 4 anni per aver ingoiato una puntina da disegno
Il piccolo Axel muore a 4 anni: la famiglia è sconvolta. Al fratellino hanno detto che è morto
AXEL MUORE – La giovane madre americana Ayla Ruthefors, di 29 anni, ha subito una perdita sconvolgente. Suo figlio, Axel, è morto ingerendo una puntina da disegno. I fatti sono accaduti circa un mese fa quando, durante la sua doccia, Ayla, sente la famiglia urlare a squarciagola.
Precipitata al piano di sotto si accorge di quanto stava accadendo: Josh, suo marito, stava cercando di salvare il proprio figlioletto praticando la manovra di Heimlich.
Nonostante tutto però il bambino ha perso i sensi e poi è morto in ospedale dopo il ricovero.
Il racconto della madre: “I medici ci hanno detto che, poiché è stato senza ossigeno per così tanto tempo ed è andato in arresto cardiaco cinque volte, non sarebbe tornato come prima. “Ci hanno detto di non sperare, ma lo abbiamo fatto lo stesso”.
Il piccolo dopo tre giorni è deceduto clinicamente: i medici hanno spiegato che avrebbero eseguito una elettroencefalografia con due scansioni a distanza di 12 ore.
“Ha cercato di prendere fiato” spiega la madre del bambino. I primi esami però non sono bastati ai medici per definire il piccolo cerebralmente morto e allora hanno dovuto ripetere il test, il giorno dopo. Ancora altre ore di agonia per la famiglia.
“Stavamo pregando molto intensamente. Ho pensato: ‘per favore, non prendere il mio bambino. Non portarlo via da me’”. Alle ore 13.30 del giorno successivo i genitori hanno saputo della perdita del loro bambino, che è stato cremato lo scorso 6 febbraio.
La tragedia è stata quando hanno dovuto avvisare Soren, il fratellino di 6 anni.
La madre spiega così: “Quel giorno siamo tornati a casa, io e suo padre lo abbiamo fatto sedere e gli abbiamo detto che Axel era morto. Abbiamo preferito usare parole vere. Non gli dici che se n’è andato. Gli dici che è morto. Usi parole vere, anche se fanno male. Abbiamo dovuto spiegare che è con Gesù e non è più malato, ma non sarebbe più tornato a casa. Ha pianto per cinque minuti poi ha detto: ‘Voglio andare a guardare la TV’”. Ha bisogni speciali e non capiva davvero. Oggi stavamo facendo scuola a casa e mi ha chiesto quando sarebbe tornato a casa”.
FONTE: ILMERIDIANONEWS
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE L’ARTICOLO: Pistole nascoste in un bus: è mistero a Napoli
SEGUICI ANCHE SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK E RESTA SEMPRE AGGIORNATO CON OGNI NOTIZIA DI CRONACA, ATTUALITA’, SPORT, CULTURA, EVENTI, POLITICA, CORONAVIRUS, UNIVERSITA’ E TANTO ALTRO ANCORA: CLICCA QUI E LASCIA UN MI PIACE
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Lascia un commento