Autovelox, finalmente una decisione è stata presa
Autovelox - Finalmente una decisione è stata presa, ma migliaia di ricorsi sono a rischio secondo lo schema di decreto ministeriale trasmesso

Autovelox – Per chi avesse perso le ultime notizie riguardanti l’argomento, fino a pochi giorni fa chi riceveva una multa per eccesso di velocità, constatato dall’autovelox, e quest’ultimo non fosse risultato omologato, la multa poteva cadere per mezzo di un ricorso.
Proprio in questi mesi, in Italia, s’è aperto un dibattito sulla questione tra il significato del termine Omologazione e dell’altro termine, spesso confuso, ossia Approvazione.
Il dibattito s’è aperto, in quanto parte degli autovelox presenti nel nostro paese, sono approvati, ma non omologati.
Ed è proprio sulla mancanza di omologazione che si basavano i ricorsi presentati.
Il problema principale è che in Italia, almeno fino a qualche giorno fa, non vi era un vero e proprio percorso normativo che disciplinasse l’omologazione di questi mezzi.
Autovelox – Quali sono le novità e qual è la soluzione:
Dopo mesi di confusione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha finalmente chiarito la questione su quali dispositivi possono continuare ad operare effettivamente.
Lo schema di decreto ministeriale trasmesso dal Sistema Tris (piattaforma europea di informazione sulla regolamentazioni tecniche) stabilisce una distinzione.
La distinzione è posta sugli autovelox di ultima generazione, ossia quelli approvati dopo agosto 2017, i quali riceveranno un’omologazione automatica;
mentre quelli precedenti, saranno sospesi fino a completamento dell’iter di omologazione.
Tale provvedimento rimarrà in consultazione pubblica sino al 24 giugno, dopodiché potrà essere modificato o direttamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per entrare in vigore.
Questo significherà, che molti comuni dovranno sospendere i loro dispositivi e che molti automobilisti potrebbero finalmente ricevere una qualche certezza.
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