14 Marzo 2021

Auto invadono Piazza Plebiscito. Bassolino: “Città ingovernata”

Foto da profilo Facebook di Antonio Bassolino

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Alcune auto infrangono il divieto di transito in Piazza del Plebiscito. Bassolino: “È la risposta della gente a una città ingovernata”

È stato un salto all’indietro di 27 anni. Breve, per fortuna, ma sufficiente per allertare chi quella Piazza l’aveva riconsegnata a Napoli e al Mondo in tutto il suo splendore. Antonio Bassolino, informato al telefono da Il Mattino che Piazza del Plebiscito era stata violata dalle auto, è incredulo: “Ma davvero? No, non è possibile. Io lo sto scoprendo dalla sua telefonata. Adesso prendo il 140 e scendo a vedere che succede“. Piccolo sopralluogo per il candidato sindaco che, nell’occasione, a situazione rientrata, resta a fare qualche considerazione sull’accaduto.

Il G7 a Napoli del 1994: Piazza del Plebiscito restituita ai cittadini

Era il 1994 e, di lì a poco, Napoli avrebbe ospitato il G7, accogliendo per la prima volta il mondo a reti unificate in casa propria. Un evento che avrebbe cambiato il volto e la percezione della città. “Fu un periodo in cui si respirava una bella atmosfera“, diceva qualche anno fa Patrizia Di Matteo a Repubblica, cugina del titolare della storica pizzeria che vide Bill Clinton, allora Presidente degli Stati Uniti, addentare una pizza a portafoglio. “Napoli sembrava in festa, tutta pulita. Nelle nostre zone poi il turismo prima non c’era. Da allora si sono sviluppate tante situazioni“. Sindaco della città era allora proprio Bassolino, il quale decretò per l’occasione la pedonalizzazione di Piazza del Plebiscito, prima regolarmente aperta al traffico e costantemente invasa dalle auto parcheggiate.

Bassolino: “Città ingovernata, le persone non vedono vie d’uscita

La piazza è bellissima e scoprirla percorsa dalle auto mi avrebbe fatto male, per fortuna che è tutto finito. Ma cosa è successo?“, chiede Bassolino ancora incredulo. A questo proposito, sembra che gli automobilisti che hanno violato Piazza Plebiscito lo abbiano fatto per aggirare una manifestazione in corso.

Ma Bassolino, stuzzicato sull’argomento, non se la sente di colpevolizzare i cittadini. “Quando una città è ingovernata i risultati sono questi e non è colpa della gente“, dice e aggiunge: “A Napoli le manifestazioni sono all’ordine del giorno da sempre e non si è mai verificata una situazione del genere. Qui la questione è legata alle quotidiane, costanti, difficoltà delle persone che non vedono vie d’uscita“.

Ma ci rendiamo conto – continua Bassolino – che da sei mesi la Galleria Vittoria è chiusa e all’orizzonte non c’è nemmeno una data d’inizio dei lavori? Figuriamoci una data di riapertura che nemmeno il Comune riesce a prevedere. Ci rendiamo conto che le strade sono avvolte da transenne che le limitano, le bloccano, le restringono? Ecco, di fronte all’immobilismo la gente cerca soluzioni, vie d’uscita. La colpa non è di chi tenta di sfuggire al caos e cerca ogni soluzione possibile. La colpa è di chi non riesce a produrre le soluzioni delle quali i cittadini hanno bisogno“.

Assolti per Bassolino anche i manifestanti: “Sottolineo nuovamente che di manifestazioni a Napoli ce ne sono sempre state, da sempre e anche negli ultimissimi tempi. Per cui non è sulle spalle dei manifestanti che va gettata la croce delle difficoltà che hanno prodotto l’invasione delle auto a piazza del Plebiscito, quella è stata solo una reazione d’istinto“.

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