Atp Shangai, tennisti bloccati dal caldo: malore anche per Djokovic
Jannik SInner si ritira, Djokovic vomita in campo: le alte temperature di Shangai mettono in difficoltà i tennisti del torneo

Atp Shangai, tennisti bloccati dal caldo: anche il serbo Novak Djokovic non ce l’ha fatta di fronte alle temperature da record della città cinese.
Djokovic si è infatti accasciato, vomitando e accusando malori: ma non è stata l’unica “vittima” del caldo. Diversi tennisti hanno infatti presentato effettivo reclamo contro il torneo. Ecco cosa sta succedendo.
Atp Shangai, tennisti bloccati dal caldo: cosa sta accadendo
La situazione agli Atp di Shangai ha raggiunto livelli preoccupanti: a provarlo la condizione di diversi tennisti partecipanti al torneo. Le temperature nella città cinese, infatti, hanno raggiunto vette molto alte. Si tratta di picchi di 33 gradi (percepiti 40) con un tasso di umidità all’85%.
Date tali condizioni climatiche, per gli atleti è diventato sempre più difficile scendere in campo e reggere i match. A provarlo è il ritiro di alcuni tennisti, o anche la richiesta di time out per potersi riprendere. L’ultima “vittima” del terribile caldo di Shangai è Novak Djokovic, che in campo si è accasciato per vomitare a causa del colpo di calore.
A questo punto, diversi atleti si sono mossi contro il torneo, affinché vengano considerati dei rimedi. Forte è stata ad esempio l’affermazione di Rune, rivolta al torneo: “Volete che un giocatore muoia in campo?”.
Anche Jannik Sinner si ritira da Shangai
Anche Jannik Sinner, però, si è scontrato con tali invalidanti temperature. L’azzurro, durante il match con Griekspoor, ha scelto il ritiro dopo aver accusato crampi ad entrambe le gambe. Dopo la vittoria al primo set, e la sconfitta al secondo, arrivato al terzo il tennista italiano non ha più retto i dolori, nonostante l’intervento del massaggiatore.
Quello dell’italiano è il terzo ritiro dall’inizio del torneo. Dopo tali avvenimenti e dopo le lamentele dei diversi atleti, si considera quindi la possibilità di nuove regole, che intervengano per rimediare alla difficile situazione, pericolosa per la salute degli artisti.
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