15 Giugno 2021

AstraZeneca per gli under 60, l’Aifa approva la “vaccinazione mista”. De Luca contrario

AstraZeneca per under 60, l’Aifa approva la “vaccinazione mista”. È possibile ricevere la seconda dose di Pfizer o Moderna: la nota ufficiale

ASTRAZENECA UNDER 60 – Aifa approva “la vaccinazione mista per i soggetti under 60 che abbiano ricevuto una prima dose di vaxzevria“. Gli under 60 che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca in Campania potranno fare la seconda dose di Pfizer o Moderna, ma De Luca al momento è contrario. Qui, a seguire, la nota ufficiale e le dichiarazioni del presidente campano.

La nota dell’Aifa

Secondo l’Agenzia italiana del farmaco è possibile quindi utilizzare per la prima dose AstraZeneca, e per la seconda vaccinale Pfizer o Moderna. Nonostante i molteplici dubbi in merito, l’Agenzia italiana del farmaco ha preso la sua decisione. La Commissione tecnico scientifica (CTS) dell’agenzia, in un incontro del 13 giugno 2021, si è riunita “anche in considerazione del mutato scenario epidemiologico di ridotta circolazione virale“.

Le parole ufficiali: “Sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane, la Commissione tecnico scientifica ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità, di approvare il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria e seconda dose con Comirnaty o, per analogia, con il vaccino Moderna)”.

Inoltre “in considerazione delle evidenze che si sono appena rese disponibili, dell’attuale assenza di specifiche indicazioni nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) dei farmaci in oggetto e della necessità di consentire il regolare svolgimento della campagna vaccinale.

L’Aifa ha dunque espresso la sua approvazione “all’inserimento nell’elenco dei farmaci di cui alla legge 648/1996 di Comirnaty e Vaccino Covid-19 Moderna come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria”. (AstraZeneca)

Il ministero della Salute, sulla scia dei richiami vaccinali, aveva asserito più volte che utilizzare un farmaco vaccinale diverso non comporta alcun rischio per la salute, ma addirittura aumenterebbe il tasso di immunità.

De Luca sul vaccino AstraZeneca e gli studi clinici condotti

Il governatore Vincenzo De Luca aveva chiesto chiarimenti sulla questione vaccinale in Campania. Ecco le sue parole riportate da Fanpage:

Proseguiamo con la campagna di somministrazione di vaccino Pfizer e Moderna – ha annunciato De Luca – abbiamo sospeso le somministrazioni di altri vaccini che hanno determinato eventi preoccupanti, e abbiamo sospeso anche la somministrazione eterologa di vaccini, cioè abbiamo deciso di non fare la seconda dose con vaccini Pfizer a chi ha fatto come prima dose Astrazeneca”.

Dunque la Campania avrebbe rinunciato alle prime dosi con AstraZeneca e Johnson & Johnson ed, inoltre, sarebbe contraria anche alla vaccinazione mista.

Aifa ha reso noto che l’efficacia della vaccinazione eterologa è sostenuta dai dati clinici rinvenuti da due studi pubblicati nelle ultime settimane “condotti rispettivamente in Spagna (CombiVacS) e in Inghilterra (Shaw RH, Lancet 2021) e che mostrano buoni risultati in termini di risposta anticorpale (CombiVacS) e sicurezza (in termini di accettabilità degli effetti collaterali”.

A fronte di un “rilevante potenziamento della risposta anticorpale ottenuta con la prima dose, suggestivo di un effetto booster, il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria e seconda dose con Comirnaty) – afferma la Cts di Aifa – ha presentato un profilo di reattogenicità che, seppure caratterizzato da una maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici di grado lieve/moderato, è apparso nel complesso accettabile e gestibile”.

Sulla base di questi studi “si ritiene che i dati disponibili possano supportare l’utilizzo del vaccino Comirnaty e, per analogia, del vaccino Moderna, come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto, nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino AstraZeneca”.

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