Assegno unico giugno 2025: date pagamenti e novità sugli arretrati
Chi ha aggiornato l’Isee può ricevere importi più alti e gli arretrati di marzo. Tutto le novità sui pagamenti di giugno.
Closeup on pile of euro banknotes. Free public domain CC0 image.

Assegno unico giugno 2025 – Anche per il mese di giugno, il pagamento dell’assegno unico seguirà il calendario stabilito dall’Inps.
L’accredito è previsto a partire da venerdì 20 giugno per le famiglie con una prestazione già attiva e senza variazioni. Inoltre, tra il 27 e il 30 giugno, arriveranno anche le prime rate per chi ha fatto domanda di recente o per chi ha richiesto un aggiornamento.
Assegno unico giugno 2025: tutte le informazioni utili
Chi ha aggiornato l’Isee tramite Dsu entro la nuova scadenza del 30 giugno, potrà ottenere importi maggiorati e arretrati a partire da marzo. L’Inps ha sottolineato più volte l’importanza dell’indicatore della situazione economica equivalente. Inoltre, invita i cittadini a non trascurare questo adempimento.
Per aggiornare l’Isee è possibile rivolgersi a un Caf o accedere al portale Inps con Spid, Cie o Cns. Non serve presentare una nuova domanda, a meno che non si riceva una comunicazione ufficiale di revoca, decadenza o rifiuto.
Una delle principali novità è la sospensione della maggiorazione temporanea per i nuclei con Isee sotto i 25.000 euro, valida fino al 2024. Da marzo 2025, l’Inps ha adeguato gli importi all’inflazione, aumentando del 0,8%.
Le famiglie numerose e i genitori con figli piccoli continueranno a beneficiare di bonus aggiuntivi: +50% dell’assegno per i figli sotto l’anno di età e tra 1 e 3 anni (in presenza di almeno 3 figli), oltre a un aumento fisso di 150 euro al mese per i nuclei con quattro figli o più.
L’assegno unico resta un importante aiuto economico rivolto a tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni (e senza limiti per figli disabili). Inoltre, l’assegno è garantito anche in assenza di Isee, seppur nella misura minima. Chi non ha ancora provveduto, ha tempo fino al 30 giugno per non perdere il diritto agli arretrati e agli aumenti previsti.
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