Arresti domiciliari per Peppe Maradona: condanna per tentata estorsione
Arresti domiciliari per Peppe Maradona: condannato per estorsione
Arresti domiciliari per Peppe Maradona – Peppe Maradona nome di battaglia di Liccardo Giuseppe. Ha ricevuto la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Il mugnanese del 1985, noto anche come “Peppe Maradona“, è stato condannato per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Arresti domiciliari per Peppe Maradona: l’accusa
L’accusa ha sostenuto che Liccardo, per costringere un imprenditore a pagare una tangente per lavori di ristrutturazione, utilizzasse frasi intimidatorie come “Fatevi vedere dagli amici di Mugnano” e “Dovete finire i lavori sennò finisce male”.
Questi commenti evocavano chiaramente il clan Amato-Pagano, noto per il suo controllo sul territorio di Mugnano.
Il tribunale ha riconosciuto a Liccardo una riduzione della pena di oltre un anno durante l’appello a Napoli, riducendo la condanna finale a 3 anni e 7 mesi di reclusione. L’avvocato difensore, Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, ha rappresentato Liccardo durante il processo.
La decisione di applicare gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, piuttosto che una pena detentiva in carcere, riflette la valutazione delle circostanze personali di Liccardo e delle sue condizioni.
Chi è Peppe Maradona e il contesto della vicenda
Peppe ‘Maradona’, nonostante il soprannome che richiama il celebre calciatore, è noto alle forze dell’ordine per attività criminali legate al clan Amato-Pagano. Questo clan mafioso è uno dei più potenti nella regione Campania. Con alle spalle una lunga storia di estorsioni e attività illecite che influenzano pesantemente il tessuto economico e sociale del territorio.
L’estorsione è una pratica comune in questo contesto. Gli imprenditori sono spesso vittime di minacce e violenze se non si conformano alle richieste dei clan. La lotta contro queste organizzazioni è continua, con le forze dell’ordine impegnate a smantellare le reti criminali che sfruttano e terrorizzano la comunità.
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