Arresti clan D’Alessandro a Castellammare: pizzo, armi e corruzione
Undici persone coinvolte tra estorsioni, mafia e un testimone corrotto in un processo per omicidio. L’operazione dei carabinieri a Castellammare di Stabia.
foto di repertorio

Arresti clan D’Alessandro – I carabinieri di Torre Annunziata hanno condotto un’importante operazione contro un’organizzazione criminale.
Le forze dell’ordine hanno emesso undici misure cautelari nei confronti di soggetti accusati di far parte del clan D’Alessandro. La rete mafiosa è attiva nell’area di Castellammare di Stabia.
La Dda di Napoli ha coordinato l’indagine e ha rivelato un insieme di reati gravi: estorsioni, corruzione, detenzione illegale di armi e altri crimini di stampo camorristico.
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Secondo quanto ricostruito, gli indagati avrebbero imposto il pizzo a numerosi commercianti della zona, esercitando pressioni con metodi tipici della criminalità organizzata. Gli eventi più gravi riguardano il tentativo di influenzare un processo per omicidio, attraverso la corruzione di un testimone chiave. L’atto testimonia l’intento di ostacolare la giustizia e proteggere i vertici dell’organizzazione.
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto l’ordinanza restrittiva sulla base di gravi indizi di colpevolezza. Inoltre, tali reati sono aggravati dalla finalità mafiosa e dalla volontà di rafforzare l’operato del clan.
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