Arrestato Franco Alfieri: appalti truccati, in carcere il sindaco

Arrestato Franco Alfieri – Le indagini della Guardia di Finanza hanno portato all’arresto di Franco Alfieri.

Il sindaco di Capaccio-Paestum e presidente della provincia di Salerno è accusato di aver manipolato le gare d’appalto.

Secondo l’accusa, avrebbe favorito la società Dervit Spa.

La Guardia di Finanza ha eseguito la misura cautelare per altre cinque persone. Tra queste ci sono Vittorio De Rosa, legale rappresentante della ditta, e Alfonso D’Auria, procuratore speciale.

Arrestato Franco Alfieri: appalti truccati a Capaccio

Secondo l’accusa, la Dervit ha ricevuto illegalmente gli appalti per i lavori di riqualificazione energetica e illuminazione pubblica del comune di Capaccio. In cambio, la Dervit ha offerto subappalti.

Le procedure di gara sono state alterate per garantire l’assegnazione alla Dervit. Questa ditta ha poi riconosciuto compensi all’Alfieri Impianti, un’azienda legata alla famiglia del sindaco.

Gli indagati sono accusati di corruzione e turbata libertà degli incanti, reati che hanno portato al sequestro di 543mila euro.

Il coinvolgimento di Alfieri, già noto per la vicenda delle “fritture di pesce”, riporta il sindaco al centro di un nuovo scandalo giudiziario.

I dettagli delle gare truccate

Gli appalti oggetto dell’inchiesta riguardano due interventi: l’adeguamento energetico dell’impianto di pubblica illuminazione e la riqualificazione dell’illuminazione stradale.

Entrambe le gare sono state aggiudicate con ribassi sospetti, in violazione delle norme di trasparenza e rotazione previste dal codice degli appalti.

L’inchiesta, condotta dalle Fiamme Gialle di Salerno e dal gruppo della Guardia di Finanza di Eboli, si basa su intercettazioni e documenti. Inoltre, questi elementi provano la manipolazione delle gare da parte di Alfieri e dei suoi collaboratori.

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