Arrestata Floriana Calcagno: insegnante accusata di favoreggiamento

Arrestata Floriana Calcagno – La docente di matematica originaria di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani (Sicilia) è finita in manette.

La donna è accusata di aver agevolato la fuga del boss mafioso Matteo Messina Denaro negli ultimi anni della sua latitanza. Secondo quanto emerso dagli accertamenti degli investigatori, la donna avrebbe offerto un supporto attivo. Inoltre, si sarebbe resa partecipe della rete di protezione costruita attorno all’ex capo di Cosa Nostra.

Arrestata Floriana Calcagno: i dettagli

La professoressa, residente nella provincia di Trapani, aveva una relazione sentimentale con il boss. In aggiunta, Floriana avrebbe contribuito con coperture logistiche, spostamenti mirati e assistenza materiale nei suoi trasferimenti tra diverse località siciliane.

Gli inquirenti hanno ricostruito un sistema preciso, fatto di staffette, messaggi cifrati e incontri organizzati con estrema cautela. Tra i punti chiave dell’inchiesta c’è il ruolo svolto da Calcagno nel permettere al mafioso di muoversi in sicurezza. La donna, inoltre, avrebbe eluso i controlli, permettendo al mafioso di vivere in incognito grazie a documenti falsi.

Nella casa della donna sarebbero stati organizzati appuntamenti segreti e custoditi oggetti appartenenti all’ex latitante, ritenuti fondamentali ai fini investigativi. Floriana Calcagno, secondo quanto emerso, era consapevole dell’identità dell’uomo. Oltre ad avere legami familiari con ambienti criminali, avrebbe agito per convinzione personale, diventando così una figura chiave nella copertura della latitanza.

Un tassello importante nel mosaico della criminalità organizzata siciliana, che continua ad emergere indagine dopo indagine. Le autorità stanno eseguendo ulteriori perquisizioni per rintracciare eventuali altri complici e recuperare materiale utile alle indagini.

Ti potrebbe interessare anche il seguente articolo a cura della redazione giornalistica NapoliZON: LEGGI ORA!

Se vuoi sostenere il progetto editoriale della redazione ZON ti invitiamo a seguire anche la nostra pagina Facebook.