8 Dicembre 2020

Apicella, perizia inchioda cittadini rom per omicidio del poliziotto

Immagine di repertorio

apicella

Apicella, la perizia dell’ingegnere Manfredi chiarisce le dinamiche dell’incidente che causò la morte dell’agente di polizia

Apicella, arriva la perizia chiarificatrice dell’ingegner Fabio Manfredi.

Durante la prima udienza dove figurano come imputati dei cittadini rom, emerge quanto risultato dalla perizia dell’ingegnere, che chiarisce le dinamiche dell’incidente che portarono alla morte del poliziotto.

Sessanta pagine, questa la portata della consulenza svolta da Manfredi sull’incidente di via Calata Capodichino per conto della Procura di Napoli.

Ne emerge una ricostruzione agghiacciante: la banda di cittadini rom avrebbe marciato a bordo della propria vettura, un’Audi RRS, in controsenso alla velocità di 140 km/h.

Erano inseguiti da due autovetture delle forze dell’ordine, che erano riusciti a seminare lanciando oggetti dal finestrino.

Raggiunti da una terza volante, hanno deciso di non arrestare la propria corsa e di non consegnarsi alla polizia.

La voltante della polizia, una Seat Leon, stando alla perizia, viaggiava alla velocità di 79 km/h.

L’impatto è stato devastante, reso ancor più drammatico dalla mancanza di qualsivoglia accenno ad una seppur minima frenata.

Dalle ricostruzioni, l’auto dei rom, pare guidata da Fabricio Hadzovic, si sarebbe lanciata contro la volante della polizia a circa 150 km/h.

Al momento dello schianto, una pattuglia del commissariato di Secondigliano stava intervenendo per soccorrere i colleghi.

Il poliziotto, Lino Apicella, era deceduto sul colpo.

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