Animal Equality Italia: denunciare per difendere gli animali!
Animal Equality Italia: denunciare le condizioni inaccettabili degli animali durante i viaggi dall’est Europa verso i macelli italiani
La grande famiglia di Animal Equality, l’organizzazione internazionale per la protezione animale fondata nel 2006, che Italia opera come associazione non profit ONLUS, percorre il suo operato nelle ultime settimane. “Aprile, dolce dormire: recita così l’antico proverbio… eppure c’è sempre un’eccezione che conferma la regola. Per quanto ci riguarda, il mese che sta per giungere al termine non è stato affatto tranquillo, anzi!”, spiega il Direttore Esecutivo Alice Trombetta.
Denunciare: la parola chiave del mese
Alice Trombetta rende note le attività recenti di Animal Equality per la difesa degli animali, qui il comunicato ufficiale.
“Denunciare le condizioni inaccettabili degli animali durante i viaggi dall’est Europa verso i macelli italiani che si intensificano durante le festività, causando ripetute sofferenze agli animali”.
Nei giorni antecedenti le festività pasquali, i volontari dell’organizzazione Animal Welfare Foundation e le Guardie Zoofile Enpa, con il supporto di Animal Equality, hanno seguito tre camion che trasportavano migliaia di agnelli di soli 2 o 4 mesi provenienti dalla Polonia e dalla Romania e diretti verso alcuni macelli del centro Italia.
Su segnalazione dei volontari, uno degli autisti del camion è stato fermato dalla polizia nei pressi di Firenze ed è stato sanzionato per oltre 1300€ per le condizioni inadeguate di trasporto, mentre un altro guidatore ha ammesso di non aver fornito acqua agli animali per tutta la durata del viaggio (circa 30 ore!).
Denunciare presso la Commissione europea un paese come la Spagna che, negli ultimi anni, ha sistematicamente commesso violazioni gravissime delle leggi a protezione degli animali, in special modo durante la fase del trasporto, come nella recente, tragica vicenda nota come “L’Odissea degli animali nel Mediterraneo”.
Gli 895 bovini della nave Karim Allah e i 1789 vitelli della nave Elbeik hanno viaggiato rinchiusi all’interno di recinti in condizioni igienico-sanitarie agghiaccianti per mesi, patendo atroci sofferenze.
Trombetta spiega: “In collaborazione con ENPA e Animal Welfare Foundation, abbiamo inviato ben tre istanze ufficiali a due diversi paesi: una al Ministero della Salute italiano quando la nave Karim Allah si trovava in rada presso il porto di Cagliari, e altre due istanze al Ministero dell’Agricoltura spagnolo, chiedendo di intervenire urgentemente per salvaguardare la salute degli animali ancora vivi sulla Karim Allah. Intervento che, come tutti sappiamo, non è arrivato in tempo: dopo interminabili mesi di sofferenze, tutti gli animali sopravvissuti sono stati sottoposti a eutanasia.”
Denunciare su RAI3, di fronte a più di 1 milioni di spettatori, la crudeltà e la pericolosità dei wet market — i mercati umidi dove gli scienziati ipotizzano che si sia potuto origine il Covid-19 — e degli allevamenti intensivi, in quanto serbatoi di virus potenzialmente letali per l’uomo.
“Lunedì 20 aprile, durante la puntata di #Cartabianca su RAI3, sono state mandate in onda molte immagini tratte da alcune nostre importanti inchieste. Mario Tozzi, Riccardo Iacona e Federico Rampini hanno discusso insieme alla padrona di casa Bianca Berlinguer di temi fondamentali come la distruzione degli ecosistemi naturali per mano dell’uomo, la diffusione di malattie zoonotiche e il ruolo che potrebbero avere gli allevamenti intensivi nella formazione e propagazione di nuovi virus”.
Denunciare i responsabili di un allevamento per maltrattamenti sugli animali e denunciare l’azienda — Gruppo Bompieri — che annovera quell’allevamento tra le sue sedi, per comunicazione ingannevole ai danni dei consumatori.
“Qualche giorno fa, abbiamo deciso di fare il nome dell’azienda a capo dell’allevamento di suini in provincia di Brescia dove i nostri investigatori hanno portato i giornalisti di La7. Le immagini che sono andate in onda su “Eden, un Pianeta da salvare” hanno gettato luce sullo stato di incuria dell’allevamento indagato e sui ripetuti maltrattamenti ai danni dei maiali”.
L’azienda si chiama Gruppo Bompieri ed è un colosso del settore alimentare italiano che possiede più di 40 allevamenti. Dopo aver depositato la denuncia per maltrattamenti contro i proprietari dell’allevamento, ci siamo spinti oltre:
“Abbiamo deciso di denunciare anche Gruppo Bompieri all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per comunicazione ingannevole. Questo è tutto ciò che abbiamo fatto per gli animali per quanto riguarda le azioni legali e di sensibilizzazione pubblica nel mese di aprile, ma ci sono tanti altri progetti che stiamo portando avanti.”
Le investigazioni negli allevamenti e nei macelli sono il caposaldo di Animal Equality Italia “perché siamo convinti che raccontare la verità sia il primo passo per creare un mondo migliore”.
Ma è altrettanto importante agire concretamente anche attraverso questo tipo di azioni specifiche: “Far diventare le immagini e i filmati che raccogliamo non solo un motore per il cambiamento sociale, ma anche un motore per ottenere leggi che tutelino davvero gli animali e per punire adeguatamente chi li maltratta“.
Ovviamente, combattere l’industria che maltratta gli animali e che inganna i consumatori ha un costo molto elevato in termini di tempo, persone coinvolte e risorse economiche da impiegare.
“Sarebbe stupido negarlo, – continua il Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia – ma senza l’apporto concreto di persone generose che ci sostengono in questa missione, non riusciremmo a fare un passo avanti. Ad ognuna di loro vorrei poter dire cento volte grazie di persona: siete la nostra più grande forza!”.
Le battaglie di Animal Equality non si arrestano. Gli attivisti, ogni giorno, si schierano dalla parte dei più deboli.
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